Per indicare indistintamente lo sterminio degli Ebrei, si usano due parole: Shoah, che fa riferimento esclusivamente allo sterminio del popolo ebraico, e Olocausto, con il quale si indicano anche le a...
Per indicare indistintamente lo sterminio degli Ebrei, si usano due parole: Shoah, che fa riferimento esclusivamente allo sterminio del popolo ebraico, e Olocausto, con il quale si indicano anche le altre vittime della violenza del regime nazista. Gli Ebrei preferisco il termine Shoah poiché il suo significato è “terribile tempesta”, e con questo termine ebraico si indica lo sterminio degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
La definizione di Olocausto, invece, richiama ai sacrifici che venivano praticati nell’antichità. I Greci e gli Ebrei nei loro riti religiosi sacrificavano un agnello, una capra o altro animale, lasciandolo bruciare tutta la notte dopo averlo immolato alla divinità. Comprendere il significato di Shoah, ma anche che cosa significa Olocausto aiuta a capire la storia e cosa si celebra il 27 Gennaio, Giorno della Memoria “per non dimenticare”. A questo proposito vorremmo proporre il libro di Lia Levi ”Questa sera è già domani”.
A Genova ,in una famiglia ancorata alle proprie quotidianità,nonostante le leggi razziali, seguiamo il percorso di crescita del piccolo Alessandro,bambino prodigio, costretto,a causa delle leggi razziali fasciste, ad affrontare ostacoli troppo grandi per la sua età. Tali leggi costringono gli ebrei italiani a ritrovarsi tutti insieme, “in lugubre corteo”, ad abbandonare frastornati il proprio posto di lavoro.
Impiegati e dirigenti, assicuratori e tipografi, maestri, professori, marescialli dell’esercito e fattorini. La storia della famiglia Ramon non tratta di una deportazione o persecuzione ma è il racconto di chi,riuscendo a sfuggire alla morte, vivendo nel terrore e sfuggendo da ordigni volanti, trova rifugio in un terreno neutro. E contemporaneamente, come il bambino protagonista, sente l’appartenenza ad una religione, stringendo tra le mani una medaglietta a foma di stella di cui,fino a quel momento, non aveva capito l’importanza. “I provvedimenti contro gli ebrei continuavano a cadere a scansione lenta, come quei goccioloni radi ma già carichi che preludono alla tempesta.
Si ritrovarono fradici senza neanche essersene accorti. Le Leggi diventarono operative ancor prima che fossero pubblicate”. Intenso, doloroso, vincitore del Premio Strega Giovani 2018, ancora sfortunatamente molto attuale, un romanzo che ci invita a riflettere per non compiere più ciò che è avvenuto nel passato. Un vivido ricordo che la scrittrice ebrea racconta in un romanzo ispirato alla vicenda personale del marito Luciano Tas. Quella raccontata da Lia Levi è solo una tra le tante vicende che hanno preso il via in quel 1938, data della promulgazione delle Leggi razziali in Italia.
Ferraro Emilia, Rosaria La Mura, Martina Paladino, Maria Sorrentino
Liceo Severi – Castellammare