Rocco Traisci.
Il caso di Liliana Segre – oggetto di continui attacchi razzisti – non può uscire fuori dal contesto. Non è una partita che si gioca su tavoli diversi. Il razzismo è come la mafia, e come la mafia infetta le coscienze deboli. La musica è uno strumento di inclusione e può allontanare i giovani dalla tentazione dell’odio, come dimostra il grande successo della “5 Giorni di Musica contro le mafie” che si svolgerà a Cosenza dal 3 al 7 dicembre 2019. Tanta musica, cinema, panel e workshop per a tenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafie. La prima anticipazione riguarda il vincitore del “Premio Speciale Musica contro le mafie” che viene assegnato ogni anno a tre brani di altrettanti artisti affermati, (gli altri due nomi saranno svelati in in seguito). Sarà Willie Peyote con il brano “Io non sono un razzista ma…” a ritirarlo in una serata speciale che si terrà il 7 dicembre alle ore 21:30 presso il Teatro Morelli di Cosenza. Protagonista di un tour promozionale per il nuovo lavoro discografico intitolato “Iodegradabile”, il brano del “rapper e cantautore atipico” torinese è stato scelto perché ritenuto una sintesi perfetta del furto delle parole, della diffusione di false notizie e soprattutto dell’ipocrisia di tanti.Non solo concerti di musica impegnata, ma anche spettacoli che fanno riflettere, incontri per conoscere storie e ricordare persone, tutte occasioni per veicolare messaggi profondi contro l’apatia e la rassegnazione.L’obiettivo della manifestazione resta il forte impegno nella diffusione dei valori di responsabilità e cittadinanza attiva.Dopo l’annuncio della presenza di Fiammetta Borsellino, che incontrerà studenti di scuole provenienti da tutta Italia dopo la proiezione del film “Paolo Borsellino” del regista Gianluca Maria Tavarelli, che ha come protagonista Giorgio Tirabassi uno dei migliori interpreti della figura del magistrato siciliano. La figlia del giudice ricorderà la figura paterna e non mancheranno nuove informazioni e riflessioni sui depistaggi avvenuti durante le indagini sulla strage di via d’Amelio; Musica contro le mafie annuncia due nuovi panel su temi dell’anti-mafia e illegalità.I primi nomi di saggisti, giornalisti ed esperti sono: Antonio Nicaso, autore del nuovo libro “La rete degli invisibili” (Mondadori), che indaga sulla realtà criminale sommersa e misteriosa dando un volto agli «invisibili». Con il magistrato Nicola Gratteri, in prima fila nella lotta alla ‘ndrangheta, il professore della canadese St. Jerome University incontrerà gli studenti in una vera e propria lezione dal titolo “La Mafia spiegata ai ragazzi”.Il secondo protagonista di un’atteso panel dal titolo “Si può ridere delle mafie? L’ironia e il grottesco per combattere la cultura criminale” è Lirio Abbate. Il giornalista sarà affiancato dall’ attore comico Herbert Ballerina e dallo stand-up comedian Pietro Sparacino. Il vice direttore del settimanale L’Espresso insieme ai due attori racconterà le mafie in modo ironico e irriverente, racconteranno i boss e mostrando il volto privato dei mafiosi, facendone ridere.