Non s’è mai allontanato da Terzigno. Si è arreso subito, dopo aver portato a termine il suo piano di morte ed aver ammazzo Immacolata Villani, la donna che aveva portato all’altare dieci anni prima e con cui – da quasi due anni – non condivideva più lo stesso letto. Prima di togliersi la vita, ha parcheggiato il motorino e sistemato il casco. Una lucida follia che quasi inquieta.
Pasquale Vitiello è stato trovato pancia all’aria, con le braccia spalancate in aperta campagna, vicino a un vecchio casotto abbandonato. In una strada sterrata, tra i noccioleti tipici della zona e i sacchi di rifiuti che a ogni angolo spuntano fuori per lo sversamento selvaggio che insiste sul territorio da anni. Anche le auto fanno fatica a percorrere quella lingua d’asfalto sconnesso. Ha deciso di farla finita, puntando la pistola alla tempia e premendo il grilletto. Un colpo solo, alla testa, come era stato per Immacolata. Il 35enne marito della casalinga di Terzigno ammazzata all’esterno della scuola San Domenico Savio è stato trovato senza vita. E’ morto suicida l’assassino della casalinga di 31 anni, scoperto dalle forze dell’ordine alle prime luci dell’alba. Un omicidio-suicidio che mette la parola fine su una delle pagine più brutte della storia recente del piccolo comune vesuviano, balzato agli onori della cronaca per l’uccisione di Enza Avino nel settembre del 2015 e per quello della casalinga di 31 anni giustiziata lunedì mattina alle 8,15 fuori la scuola elementare.