«Ciro Colonna sarà dimenticato come mío fratello Felice». A parlare è Michele De Martino, fratello del giovane ucciso per errore il 6 gennaio 2000 a Ponticelli. L’amarezza di Michele nasce dal «mancato riconoscimento dei benefici per le vittime della criminalità organizzata», come si legge nella comunicazione inviatagli pochi giorni fa dall’ufficio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella tramite la Prefettura di Napoli. Michele si era rivolto al Capo dello Stato lo scorso settembre, in occasione della visita presidenziale all’Ipia Sannino di Ponticelli, per ottenere il riconoscimento per il familiare come vittima innocente della criminalità. Sulle cronache dell’epoca si leggeva infatti che la vittima fu assassinata per “un agguato di stampo camorristico”. Ma Felice era estraneo a quel sistema, come precisa il fratello Michele.
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