Avrebbe inglobato l’area pubblica nello stabilimento produttivo il gestore di un’industria conserviera di Scafati, nel Salernitano, posta sotto sigillo dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico-Noe di Salerno. Da quanto emerso con le indagini, l’uomo avrebbe provveduto alla pavimentazione dell’area e al suo impiego per lo stoccaggio di materiale infiammabile e di impianti tecnologici. Oggetto sequestro preventivo d’urgenza, emesso il 24 aprile scorso dalla Procura della Repubblica presso Tribunale di Nocera Inferiore, è un’area di proprietà del Demanio dello Stato – Ramo Strade. A carico del rappresentante dell’impresa si contesta il reato di occupazione di edifici pubblici di cui agli artt. 633 e 639-bis del codice penale. “La libera disponibilità da parte dell’indagato delle aree di proprietà del Demanio dello Stato, avendo ad oggetto l’allocazione al di sotto del viadotto al km 29 costituente la SS268 di materiali infiammabili, ha reso urgente – si legge in una nota a firma del procuratore di Nocera Inferiore Antonio Centore – l’adozione del provvedimento di sequestro, essendosi determinata una situazione di pericolo per la pubblica e provata incolumità, con particolare riferimento a quella di chi percorre quotidianamente il viadotto della SS268 del Vesuvio, nonché ai dipendenti impiegati presso lo stabilimento produttivo medesimo”. L’area sequestrata è stata affidata in custodia – senza facoltà d’uso – al sindaco del Comune di Scafati.
CRONACA
28 aprile 2025
Sequestri del Noe in un’industria conserviera di Scafati: si era impossessata di un’area pubblica