Pompei si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più sentite e simboliche dell’anno. Martedì 29 aprile, le strade della città mariana saranno attraversate da un lungo, colorato corteo di ...
Pompei si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più sentite e simboliche dell’anno. Martedì 29 aprile, le strade della città mariana saranno attraversate da un lungo, colorato corteo di giovani: è la XXVII Giornata della Pace, organizzata dal Centro Educativo “Bartolo Longo”, che anche quest’anno vedrà la partecipazione di migliaia di studenti provenienti da Pompei e dai comuni limitrofi. Un evento atteso, ma che questa volta avrà un significato ancora più profondo. La marcia della Pace sarà infatti anche un momento di raccoglimento e preghiera per Papa Francesco, scomparso nei giorni scorsi. La notizia della sua morte ha colpito profondamente l’intera comunità, in particolare le nuove generazioni che in lui avevano trovato un esempio di amore per gli ultimi, di umanità, di coraggio evangelico. «In questi giorni, siamo stati profondamente addolorati dalla notizia della scomparsa di Papa Francesco, uomo di fede e instancabile difensore della pace, della fratellanza, dell’amore e dell’accoglienza verso gli ultimi e i più poveri», ha scritto Fratel Filippo Rizzo, direttore del Centro Educativo e anima della manifestazione, in una lettera inviata a tutti i dirigenti scolastici, agli studenti e alle famiglie. Il tema scelto per questa edizione, “La pace costruisce, la guerra distrugge”, è diventato ancor più attuale e potente. «Lo slogan da noi scelto per questa edizione – continua Rizzo – è profondamente legato al suo linguaggio e al suo messaggio, e oggi, più che mai, risuona con forza nelle nostre coscienze». Il corteo prenderà il via intorno alle 9 del mattino dal Centro Educativo “Bartolo Longo” e da altri punti di ritrovo, per poi snodarsi lungo le principali arterie cittadine fino al sagrato del Santuario della Beata Vergine del Rosario. Ad attendere i ragazzi ci sarà il Rettore della Basilica, Monsignor Pasquale Mocerino, che guiderà il momento conclusivo della giornata. «Ci ritroveremo a Pompei anche per onorare la sua memoria. Sarà un gesto semplice ma significativo, un’occasione per ricordare un uomo che è stato amico dei giovani, amico dei poveri, un esempio di umanità che ci ha ispirato e continuerà a farlo. Vi aspetto come sempre numerosi, uniti e pieni di speranza, per costruire insieme una giornata intensa e significativa», ha aggiunto Fratel Filippo, nel suo appello rivolto a tutti i partecipanti. Sul sagrato del Santuario, i bambini e i ragazzi pregheranno per Papa Francesco, ricordando una delle sue frasi più amate: «La pace è artigianale, la costruiamo noi, non solo i potenti con i trattati». Sarà il momento più toccante dell’intera manifestazione: un gesto collettivo e silenzioso, che unirà migliaia di cuori giovani in un’unica invocazione di pace. A rendere ancora più suggestivo il momento saranno il volo delle colombe, il lancio dei petali di rose dal Campanile e l’apposizione della corona di rose, benedetta dal Rettore, ai piedi della statua della Madonna posta in cima alla facciata del Santuario, grazie al supporto dei vigili del fuoco. Pompei porterà con sé dunque un inno vivente alla pace, un abbraccio universale che parte dalle nuove generazioni e arriva fino al cuore del mondo. Una testimonianza viva che educare alla pace è ancora possibile. E che, come insegnava Papa Francesco, «non c’è futuro senza memoria e senza dialogo».