Scafati. Lapide della resistenza imbrattata in pieno centro cittadino: a distanza di tre mesi, lo sfregio è stato ripulito solo ieri lasciandosi dietro polemiche a poche ore dalla festa della Liberaz...
Scafati. Lapide della resistenza imbrattata in pieno centro cittadino: a distanza di tre mesi, lo sfregio è stato ripulito solo ieri lasciandosi dietro polemiche a poche ore dalla festa della Liberazione dal nazifascismo per la quale Scafati è stata in prima linea. Aliberti replica alle accuse: “Pensate a chi l’ha oltraggiata non a chi deve pulirla e lo ha fatto”.
L’opera commemorativa riporta la memoria alla seconda guerra mondiale e al sacrificio degli eroi scafatesi che hanno combattuto per la libertà. Un grave atto di inciviltà commesso contro il simbolo dedicato ai patrioti scafatesi che, durante il secondo conflitto, si opposero eroicamente all’invasione nazifascista.
L’episodio avvenne in Piazza Vittorio Veneto, a ridosso del Sarno, dove il monumento era stato sporcato con una scritta realizzata con bomboletta spray nera che recita “VAR 05”. “Aver imbrattato la lapide alla memoria è stato un atto vergognoso, di chi certamente non ne conosceva il valore storico. Lasciarla però in queste condizioni è certamente più offensivo, verso la città e la sua memoria, perché consapevoli del suo valore storico”, attacca Fratelli d’Italia prima che gli operai andassero a ripulirla nel pomeriggio di ieri.
Sul caso era intervenuta la sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani “Bernardino Fienga” che auspicava di far luce sugli autori del gesto bollando il gesto come di inciviltà inaudita contro uno dei simboli più importanti della città. Era stato chiesto all’Amministrazione comunale di pulire al più presto la lapide e condannare fermamente il gesto vigliacco e demenziale. Cosa fatta nella giornata di ieri.
“Meglio tardi che mai, poi però viene da pensare perchè è stata ripulita solo alla viglia della festa della Liberazione: forse perchè la notizia delle critiche è arrivata a chi di dovere e in fretta e furia ha provveduto a cancellare la scritta?” chiede un residente. Eretta in onore di quei cittadini che si distinsero per il coraggio e il sacrificio nel respingere l’oppressore nazifascista, è un richiamo costante alla lotta per la libertà e alla dignità del popolo italiano.
Il gesto aveva suscitato profonda indignazione nella comunità locale e ha continuato destarla fino a ieri per la mancata pulizia della lapide. In un primo momento ci fu un intervento che non aveva provveduto a rimuovere totalmente la scritta e da qui uno strascico che è stato trasportato fino a 24 ore fa, quando sono iniziati i primi nuovi interrogativi sulla questione, tenendo conto anche delle celebrazioni in programma per la giornata di oggi.
Il sindaco Pasquale Aliberti era intervenuto bollando il caso come “atto ignobile” commesso da chi è irrispettoso delle tradizioni, della storia e della cultura di Scafati. E ieri ha replicato alle polemiche con una precisazione: “Premesso che sono per l’integrazione (il riferimento alla scritta in magrebino) ma ribadisco che questo atto di vandalismo rappresenta un attacco alla memoria e alle radici di chi all’epoca ha combattuto per scacciare l’oppressore. Ho letto accuse social per non aver ripristinato questa “schifezza” prodotta da alcuni incivili ma in realtà sarebbe stato più opportuno e giusto criticare chi ha compiuto lo scempio, gesto ignobile e irrispettoso della nostra storia”.
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