La Resistenza a Castellammare iniziò prima dell’8 Settembre 1943, perché già il primo settembre entrarono in sciopero gli operai dell’AVIS, cui si aggiunsero quelli di altre fabbriche. In corte...
La Resistenza a Castellammare iniziò prima dell’8 Settembre 1943, perché già il primo settembre entrarono in sciopero gli operai dell’AVIS, cui si aggiunsero quelli di altre fabbriche. In corteo si portarono in piazza Prinìcipe Umberto scontrandosi con le forze dell’ordine e i fascisti. L’ 11 Settembre 1943, a seguito dell’armistizio i tedeschi si presentarono ai cancelli del cantiere navale, pretendendo la consegna delle istallazioni portuali, delle navi alla fonda e degli stessi cantieri navali. I militari italiani, della marina e del presidio dell’esercito presso la caserma Cristalina poco distante, capito che l’intenzione dei tedeschi era quella di distruggere il tutto, tentarono di resistere. Ci furono vari scontri armati, ma l’arrivo di carri armati tedeschi e le ridotte scorte di munizioni, condussero alla resa prima del presidio dell’esercito e poi dell’ultimatum tedesco ai resistenti del cantere e del porto. Il comando del cantiere e del porto, in assenza dei rispettivi superiori in carica, era passato al più alto ufficiale della marina presente, il capitano di corvetta Domenico Baffigo, che andrà al colloquio con il comando tedesco, fidandosi della bandiera bianca da esso utilizzata. I tedeschi vigliaccamente uccidono subito il tenente del Genio Francesco Bottino che accompagnava Baffigo. Quest’ultimo, praticamente sequestrato, conscio della difficile situazione di svantaggio militare, ottiene che la resa non comporti conseguenze e rappresaglie per i tanti militari italiani. I tedeschi autorizzano infatti i militari a tornare alle loro case, una volta deposte le armi, ma sequestrano i 4 ufficiali. Di loro non si saprà più nulla. Probabilmente furono portati a Napoli e fucilati. Secondo gli elenchi del Ministero della Difesa abbiamo In totale nel Circondario Stabiese abbiamo 142 Partigiani, cui bisogna aggiungere, per avere un giusto quadro storico, quelli che hanno combattuto a Castellammare ma non vi erano nati, come i tanti marinai che vi erano di stanza. Furono due i gruppi di partigiani più agguerriti che parteciparono alla Resistenza di Castellammare. Il primo, del cui comando assunse di fatto Luigi Mas, dipendente civile della Maricorderia, gruppo costituito insieme ad Agostino Aiello, Davide Coda, Santolo Contaldo, Ciro Coppola, Francesco Iaccarino e Nunzio Sorrentino. Questi si munìrono di armi e bombe a mano prelevate dalla caserma di Calata Oratorio, mentre un altro gruppo minore di cui facevano parte Agostino Cerciello e Francesco Iaccarino si impossessava di casse di bombe a mano e altre armi, prelevate dal Comando Militare di Corso Vittorio Emanuele.