Prosegue lo scontro in maggioranza: il Partito democratico rompe il silenzio e attacca Davide Alfieri a poche ore dal consiglio comunale. Dopo alcuni giorni di attesa, i democrat decidono di rispondere all’attacco sferrato da Alfieri, presidente del consiglio e leader di Torre Libera, in un’intervista rilasciata a Metropolis, nella quale il presidente si era detto pentito dell’alleanza con i dem. Parole che hanno colto di sorpresa il Pd, che nella sua nota definisce le dichiarazioni di Alfieri «sorprendenti, oltre che incaute». Un attacco secco e articolato, che mira a ridimensionare la narrazione proposta dal presidente e a chiarire la posizione del partito all’interno della compagine politica. «Sorprendenti perché il presidente si fa carico di attribuire al Partito democratico propositi che non sono stati mai manifestati (né a Lui, né ad altri), rende noti pentimenti che ci lusingano, si avventura in inesatte ricostruzioni sulle modalità di confronto tra le forze politiche – scrivono i democrat – Incaute perché, salvo smentite, il presidente ha deciso di intervenire nel conflitto politico, di attaccare un partito, deragliando così dai suoi compiti istituzionali». La nota prosegue puntando il dito contro atteggiamenti ritenuti non in linea con il ruolo che Alfieri ricopre, ricordando anche episodi recenti come il diniego di parola al capogruppo Pd in consiglio comunale, Fabio Giorgio, o la partecipazione del presidente alle riunioni dei capigruppo di maggioranza. «Il presidente ha piena cognizione dei compiti attribuiti alla funzione che esercita? Forse è utile rammentare ciò che scrivono i giudici del Consiglio di Stato», le domande retoriche poste dal Pd e dal segretario Ciro Passeggia, con la nota che cita due sentenze che sanciscono la necessità di mantenere la neutralità istituzionale della carica, sottolineando che la mancanza di terzietà può essere causa di revoca. Tuttavia, i dem precisano: «Il Partito democratico non ha votato l’attuale presidente del consiglio comunale e, tuttavia, non è, allo stato, orientato a chiederne la revoca – si conclude la nota – Ritiene che Egli, però, debba assolutamente astenersi dall’essere parte del conflitto politico e attenersi alle caratteristiche “super partes” proprie della funzione che esercita evitando dichiarazioni sorprendenti ed incaute». Una presa di posizione netta, che lascia presagire un consiglio comunale ad alta tensione e un futuro tutto da scrivere per gli equilibri della maggioranza.
CRONACA
24 aprile 2025
Torre Annunziata. Il Pd contro Davide Alfieri