Torre del Greco. Le festività non fermano l’emergenza-crolli all’ombra del Vesuvio: a cavallo tra Pasqua e Pasquetta, infatti, i vigili del fuoco e i tecnici dell’ufficio dissesti statici del C...
Torre del Greco. Le festività non fermano l’emergenza-crolli all’ombra del Vesuvio: a cavallo tra Pasqua e Pasquetta, infatti, i vigili del fuoco e i tecnici dell’ufficio dissesti statici del Comune sono dovuti intervenire presso due fabbricati – il primo nel «salotto buono» del centro cittadino, il secondo nella periferia di Santa Maria la Bruna – a causa di improvvise «piogge di calcinacci» e di sospette lesioni a solai e travi portanti degli immobili. Con il sindaco Luigi Mennella costretto a firmare due provvedimenti per ordinare urgenti e immediati lavori di messa in sicurezza a tutela della pubblica e privata incolumità.
La Pasqua di passione
Il primo campanello d’allarme è suonato lungo corso Vittorio Emanuele, all’altezza della villa comunale intitolata a Vincenzo Ciaravolo. Dove il personale dell’ufficio dissesti statici – a seguito di un’accurata serie di accertamenti scattati dopo l’allarme lanciato da un residente del fabbricato – ha rilevato «lesioni diffuse nel solaio dell’appartamento al terzo piano dello stabile, con distacchi di intonaci sulle pareti verticali in corrispondenza dei travetti». Non solo. A preoccupare anche le condizioni esterne della facciata, in cui sono state riscontrati distacchi di intonaci «con probabile caduta» nel cortile del condominio di via Cupa Maresca. Immediati sono stati eseguiti gli interventi di sistemazione della facciata esterna, mentre per l’abitazione al terzo piano il primo cittadino ha firmato un’ordinanza di «sfratto temporaneo» per l’inquilina – come già disposto dai vigili del fuoco al termine del primo sopralluogo – fino al ripristino delle condizioni di sicurezza e, al tempo stesso, intimato ai cinque comproprietari dell’immobile di eseguire ad horas tutti i necessari interventi atti a garantire l’eliminazione di ogni pericolo e la sicurezza dei luoghi.
Sos in periferia
Stesso scenario rilevato al piano terra di un fabbricato di via Santa Maria la Bruna, la popolosa arteria di collegamento tra via Nazionale e il lungomare. A causa di una precedente infiltrazione d’acqua, i vigili del fuoco hanno riscontrato una «lesione longitudinale di parte della trave» posta nella camera da letto della proprietaria – una donna di 58 anni – nonché all’altezza dell’ingresso dell’appartamento. Alla luce delle precarie condizioni di sicurezza, il primo cittadino è stato costretto a inibire le aree a rischio dell’immobile e a ordinare immediati interventi di messa in sicurezza.
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