La primavera ha preso il via da poche settimane, ma gli Scavi di Pompei sono già un palcoscenico affollato di visitatori da ogni parte del mondo. A confermarlo sono i numeri ufficiali del mese di mar...
La primavera ha preso il via da poche settimane, ma gli Scavi di Pompei sono già un palcoscenico affollato di visitatori da ogni parte del mondo. A confermarlo sono i numeri ufficiali del mese di marzo: 258.592 ingressi. Uno scenario che non risulta dunque scalfito dai limiti disposti dal direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, per tutelare il sito. Una soglia di 20.000 visitatori al giorno che, se da un lato fissa un tetto massimo all’affluenza, dall’altro rappresenta un modello virtuoso di gestione sostenibile dei flussi. L’obiettivo, ribadito dal direttore che di recente ha ricevuto il rinnovo dell’incarico per il prossimo quadriennio, è quello di garantire la conservazione del sito e la qualità dell’esperienza di visita, evitando il sovraffollamento e l’usura dei percorsi più delicati. E i risultati confermano che la sfida può essere vinta: numeri eccellenti, ma anche ordine, fruibilità e sicurezza. L’andamento del 2025 finora è stato molto positivo. Dopo gli ottimi dati di gennaio e febbraio, anche marzo ha fatto registrare riscontri importanti, confermando un trend che lascia ben sperare per la stagione estiva alle porte. Pompei si consolida così come una delle mete più amate e visitate d’Italia e del mondo, capace di attrarre turisti, studiosi e appassionati anche nei mesi tradizionalmente considerati di bassa stagione. Il successo non è casuale. Frutto di un lavoro sistematico che tiene insieme conservazione, innovazione e accessibilità, l’attività del Parco si è distinta in questi anni per la capacità di coniugare grandi progetti di restauro e valorizzazione con un’impostazione gestionale moderna ed efficiente. Le visite ai cantieri, il Pompeii Children’s Museum, l’apertura di nuove domus e itinerari meno conosciuti, rappresentano solo alcune delle leve che hanno ulteriormente trasformato Pompei in un museo vivo e dinamico. Nel frattempo, l’effetto Zuchtriegel continua a incidere. Sotto la sua guida, il Parco ha puntato su una visione integrata del patrimonio, aprendosi al dialogo con le comunità locali e adottando una politica di bigliettazione sostenibile. Le limitazioni agli ingressi sono parte di una strategia che guarda al lungo periodo e punta a un equilibrio tra successo turistico e integrità del sito. In attesa dell’alta stagione – che vedrà l’arrivo dei grandi flussi estivi – Pompei mostra quindi un volto rassicurante e in salute. Una realtà che, pur sotto pressione, riesce a reggere l’urto del turismo di massa con metodo e visione. Il sito continua a restare un modello per l’intero sistema culturale italiano, capace di produrre numeri importanti ma anche di interrogarsi sul proprio futuro, senza mai dimenticare che la vera grandezza di Pompei sta nella sua fragilità millenaria. E proprio per questo, merita rispetto, cura e programmazione. Marzo chiude dunque un primo trimestre 2025 con risultati importanti. E con la primavera, si preannunciano nuovi traguardi. Nel segno della storia, e nel rispetto del suo respiro eterno.