Con il via libera alla questione di fiducia, il Senato approva in via definitiva il decreto Bollette, che ora diventa legge. A Palazzo Madama Il testo, composto da 13 articoli, ha ricevuto 99 voti favorevoli, 62 contrari e un solo astenuto. Di seguito i punti principali del provvedimento.
BONUS – Per le famiglie con con Isee inferiore a 25mila euro viene disposto per il 2025 un contributo straordinario di 200 euro sulle forniture di energia elettrica per i clienti domestici, con risorse messe a disposizione dal bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea). L’impatto calcolato è di circa 1,6 miliardi di euro, in quanto potenziali beneficiari sarebbero circa 8 milioni di nuclei familiari.
VULNERABILI – In caso di morosità sulle bollette dell’energia elettrica condominiali, i beni immobili di proprietà di soggetti vulnerabili non possono essere più pignorati, al verificarsi di alcune condizioni. Ancora: slitta l’entrata in vigore del servizio di vulnerabilità non prima della fine del mercato a tutele graduali, dunque quindi non prima del 31 marzo 2027. Inoltre, chi non ha ancora scelto un fornitore al termine del periodo di servizio a tutele graduali dovrà ricevere forniture nell’ambito del servizio di erogazione garantito dall’impresa di distribuzione o, in alternativa, nell’ambito del servizio di vulnerabilità.
BONUS ELETTRODOMESTICI – Per la sostituzione di un vecchio device con uno di classe energetica superiore viene introdotta una agevolazione fino al 30% del prezzo, con tetto a 100 euro, che può aumentare fino a 200 euro in caso di tetto Isee al di sotto dei 25mila euro. Non ci sarà un ‘click day’ ma lo sconto in fattura. La gestione dei contributi avverrà tramite la piattaforma informatica gestita da PagoPa, mentre le attività istruttorie, di verifica e controllo, saranno svolte da Invitalia.
RINNOVABILI – La qualifica di socio o membro delle Comunità energetiche rinnovabili viene estesa anche alle aziende territoriali per l’edilizia residenziale, agli istituti pubblici di assistenza e beneficienza, alle aziende pubbliche per i servizi alle persone e ai consorzi di bonifica.
IMPRESE – Vengono stanziati 600 milioni di euro, per il 2025, per il finanziamento Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, coperti utilizzando una parte dei proventi delle aste Co2. Ai clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW viene poi azzerato per sei mesi la componente Asos degli oneri generali, quella a sostengo delle rinnovabili.
TERZO SETTORE – Aumenta il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese, che ora comprende adesso anche il finanziamento agevolato di investimenti per la transizione energetica delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, delle strutture sanitarie e sociosanitarie senza fini di lucro, operanti in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale. IVA – Il governo interviene anche sulle maggiori entrate di Imposta sul valore aggiunto generato dall’aumento del prezzo di vendita del gas naturale. Se la media aritmetica del prezzo (individuato dal Gme) delle contrattazioni sul Punto di scambio virtuale nel bimestre precedente andrà oltre (almeno) il 20% del valore di riferimento indicato nell’ultimo documento di programmazione presentato alle Camere, la somma corrispondente sarà destinata ad un apposito Fondo dello stato di previsione del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, per ridurre il costo delle bollette sostenuto da famiglie e microimprese vulnerabili.
BOLLETTE TRASPARENTI – Viene affidato ad Arera il compito di emanare un provvedimento per definire “le misure occorrenti per aumentare la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e di gas ai clienti finali domestici sul mercato libero”.
FRINGE BENEFIT – Nel passaggio parlamentare sono stati approvati emendamenti che intervengono sull’applicazione dei criteri di tassazione dei cosiddetti fringe benefits connessi agli autoveicoli, motocicli e ciclomotori concessi in uso promiscuo ai dipendenti, garantendo l’applicazione della disciplina in vigore al 31 dicembre 2024 ai veicoli concessi dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2024 e a quelli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi nel primo semestre del 2025.
PISCINE – Altro intervento correttivo al decreto è quello che prevede l’incremento delle risorse del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano per sostenere, nella gestione dei costi dell’energia, gli impianti natatori e le piscine energivori gestiti da associazioni e società sportive iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.