Pagani. Truffa nel nome della festa della Madonna delle Galline, uno degli eventi religiosi e popolari più sentiti dell’anno a Pagani: segnalazioni in città sui falsi emissari che bussano alle porte dei cittadini per chiedere offerte economiche “a nome del Santuario”. E lo fanno con in mano brochure. I truffatori avrebbero recuperato materiale promozionale utilizzato in passato dall’Arciconfraternita – comprese immagini sacre e volantini ufficiali – per rendere credibili le loro richieste.
Una strategia costruita ad arte per ingannare la buona fede dei cittadini, soprattutto in un periodo in cui la sensibilità verso il culto e la voglia di partecipazione sono altissime. A lanciare l’allarme è stato anche il sindaco Lello De Prisco che ha rilanciato quello effettuato dai vertici dell’Arciconfraternita: «Ci sono stati segnalati episodi di persone che si presentano con brochure raffiguranti la Madonna delle Galline, chiedendo offerte a nome dell’Arciconfraternita. Alcune di queste brochure sono autentiche, ma distribuite da noi in passato e ora riutilizzate senza alcun permesso», ha dichiarato il numero uno di Palazzo San Carlo.
L’Arciconfraternita invita a diffidare da chiunque chieda denaro porta a porta o per strada. “Ogni iniziativa ufficiale viene sempre comunicata attraverso i canali ufficiali – pagine social, comunicazioni parrocchiali o avvisi pubblici dell’amministrazione comunale”.
La vicenda ha suscitato profondo sdegno tra i fedeli, da sempre legati alla tradizione della Madonna delle Galline (o del Carmine), non solo come evento religioso ma come parte integrante dell’identità paganese. Le autorità invitano chiunque riceva visite sospette o richieste anomale a rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine. La stessa Arciconfraternita ha intensificato i controlli sul territorio e ha già provveduto a informare i fedeli tramite avvisi pubblici e annunci durante le celebrazioni religiose di questi giorni. Inoltre, si sta valutando la possibilità di dotare il materiale ufficiale di un contrassegno identificativo, in modo da evitare simili episodi in futuro. E diverse associazioni locali si sono dette pronte a collaborare per fare luce sulla vicenda e tutelare la genuinità della festa. C’è chi propone di istituire un numero verde dedicato per segnalare casi sospetti o richiedere informazioni sulle iniziative ufficiali.
Lo scorso anno, l’Arciconfraternita aveva effettivamente promosso una raccolta fondi per la ristrutturazione della facciata del Santuario, conclusasi solo di recente grazie alla generosità della comunità. All’epoca, mancavano circa 40mila euro per coprire le spese: è possibile che i truffatori abbiano preso spunto proprio da quella campagna per creare un inganno tanto cinico quanto ben studiato.
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