Sarà un maggio rovente per la politica torrese, tra resa dei conti in maggioranza e possibile rimpasto di giunta. Il prossimo mese si prospetta tra i più caldi e non solo per le temperature in aumen...
Sarà un maggio rovente per la politica torrese, tra resa dei conti in maggioranza e possibile rimpasto di giunta. Il prossimo mese si prospetta tra i più caldi e non solo per le temperature in aumento, ma per un clima politico sempre più incandescente che rischia di ridisegnare gli equilibri all’interno del consiglio comunale. A scaldare l’atmosfera non sono tanto le discussioni programmatiche, quanto le fibrillazioni sempre più evidenti nella maggioranza che sostiene il sindaco Corrado Cuccurullo. Un’instabilità latente, che affonda le radici sin dalle prime battute della consiliatura, ma che ora si sta manifestando con tutta la sua forza, mettendo a rischio la tenuta stessa dell’amministrazione. Il Partito democratico, mai realmente integrato nelle scelte strategiche della giunta, è stato fin da subito un osservatore critico dell’operato del sindaco. L’esclusione del circolo locale dalla scelta degli assessori – in particolare quelli di riferimento dem con la nomina di Tania Cerrato, indicata dalla segreteria provinciale, e di Lina Nappo, su segnalazione del solo consigliere Gaetano Ruggiero – ha lasciato strascichi profondi. L’arrivo di Ciro Passeggia alla segreteria cittadina del partito, lo scorso dicembre, ha segnato una svolta: il Pd ha aperto una nuova fase politica, imprimendo un’accelerazione ai processi interni e avviando un lavoro di ricucitura esterna, con l’obiettivo non troppo celato di rafforzare il proprio peso nella coalizione. Ma il congresso cittadino non ha ricompattato i dem: anzi, li ha spaccati. E la frattura è ora visibile anche in aula consiliare. Da una parte ci sono i consiglieri Fabio Giorgio e Antonietta Colletto, vicini alla nuova segreteria; dall’altra Nella Monaco e Gaetano Ruggiero, capofila dei dissidenti. Nel tentativo di ricostruire un equilibrio, Passeggia ha cercato sponde anche fuori dal Pd, intavolando confronti politici con diversi esponenti della maggioranza. In questa direzione si legge la possibile adesione di Luisa Acunzo al gruppo consiliare di area Passeggia, dopo la sua uscita da Torre Libera. Un passaggio che potrebbe rafforzare la posizione del segretario, ma che ha anche provocato la reazione di altri pezzi della coalizione. Proprio il movimento guidato dal presidente del consiglio Davide Alfieri, Area Socialista e Azione hanno rifiutato un confronto diretto con i democrat, evidenziando una frattura ancora più profonda nel tessuto della maggioranza. Il vero nodo, però, resta la verifica di giunta. Una resa dei conti annunciata, sulla quale si stanno concentrando tutte le attenzioni. In ballo c’è il destino di più di un assessore. Sotto la lente, soprattutto, ci sono i due nomi di rappresentanza Pd – Tania Sorrentino e Lina Nappo – che non godono dell’appoggio dell’attuale segreteria. La loro posizione appare più fragile che mai, così come quella dell’assessore Antonio Coppola, espressione dei Popolari per la Pace. Lo stesso Alfieri ha annunciato che a breve si tornerà a un tavolo interpartitico: un momento decisivo non solo per la verifica del programma amministrativo, ma per sciogliere anche i nodi politici che negli ultimi mesi hanno animato l’azione di governo. In questo contesto incerto, il Partito democratico gioca una partita complessa ma ambiziosa: da corpo estraneo a forza trainante della coalizione. Una mossa ad alto rischio, che potrebbe rafforzare la leadership del segretario Passeggia oppure spingere la maggioranza verso una crisi irreversibile. Tutto dipenderà da come si muoveranno le pedine sullo scacchiere politico nelle prossime settimane.