Un viaggio nel cuore vivo di Pompei, lì dove la storia antica incontra la scienza moderna dello scavo e del restauro. Parte il 22 aprile una nuova e preziosa occasione di fruizione del patrimonio arc...
Un viaggio nel cuore vivo di Pompei, lì dove la storia antica incontra la scienza moderna dello scavo e del restauro. Parte il 22 aprile una nuova e preziosa occasione di fruizione del patrimonio archeologico: il Parco di Pompei, diretto da Gabriel Zuchtriegel, apre alle visite guidate il cantiere dell’Insula Meridionalis, uno dei più articolati e spettacolari fronti di scavo, visibile dalla strada principale della città moderna, lungo il viale delle Ginestre. Un luogo un tempo affacciato scenograficamente sul Golfo di Napoli e sulla vallata del Sarno, oggi al centro di un articolato progetto di consolidamento, recupero e valorizzazione. Il Parco consolida così una forma di fruizione, avviata da anni con il “racconto dei cantieri” in corso, che sta registrando un sempre più forte interesse da parte del pubblico partecipante. E dunque a partire dal 22 aprile 2025 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 12.00 sarà possibile – previa prenotazione al numero 3272716666 – accedere in gruppi di 15 persone all’area, accompagnati dal personale di cantiere che illustrerà i principali rinvenimenti e ambienti emersi e la metodologia di scavo. (Il servizio di prenotazione è attivo dalle 9.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì). Visite in lingua italiana. Il fronte dell’Insula Meridionalis c. si sviluppa su un dislivello di oltre 30 metri per oltre 450 metri, lungo un’area che si estende dalla terrazza di Villa Imperiale alle Terme del Sarno e dalla Casa di Aelio Magno alla Casa di Giuseppe II, al Foro Triangolare compreso. La complessità morfologica e storica degli insediamenti, delle strutture e degli ambienti si riverbera nella multiforme varietà di materiali e di tecniche costruttive sia messe in campo in antico sia negli interventi moderni di scavo e restauro. I segni dei terremoti che si susseguirono nel corso del I sec. d.C. e quelli dello sciame sismico che dovette precedere l’eruzione sono presenti e ben visibili nel corpo vivo delle architetture. L’intervento di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dell’Insula Meridionalis costituisce un caso estremamente complesso a causa delle condizioni conservative in cui versa, a causa della morfologia dell’area di sedime e dell’articolazione tipologica degli edifici. Gli interventi stanno interessando in particolare la messa in sicurezza e il consolidamento degli edifici, il recupero strutturale e architettonico che si estenderanno anche al costone roccioso; il restauro architettonico e degli apparati decorativi pavimentali e parietali. Anche questa iniziativa, come Raccontare i Cantieri e le visite al Cantiere della Regio IX, sarà un’occasione per conoscere la delicata e al tempo stesso complessa attività di scavo, di messa in sicurezza, restauro e manutenzione, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo – archeologi, architetti, restauratori e ingegneri.