Rapina a mano armata al supermercato Decò di via Allende, scoppia l’emergenza sicurezza, la città è in ginocchio. La rapina di Venerdì Santo è stata solo l’ultima di una lunga scia di episodi che denunciano, senza più possibilità di smentita, come Castellammare sia ormai una città fuori controllo, in completa autogestione. Nei giorni scorsi, come raccontato nell’edizione di ieri di Metropolis, sono stati segnalati numerosi scippi e rapine anche sul lungomare, nel cuore del centro cittadino. A incorniciare questo inquietante scenario, la tragedia della funivia, che ha gettato la città nello sconforto e in una profonda sfiducia nei confronti delle istituzioni. Momenti di puro terrore si sono vissuti nella tarda serata di Venerdì Santo al supermercato Decò di via Allende, dove due uomini armati di coltelli e con il volto coperto hanno fatto irruzione nel punto vendita, seminando il panico tra i clienti e i dipendenti. Un blitz rapido, violento, che ha lasciato tutti sotto choc. Secondo una prima ricostruzione, i due malviventi hanno minacciato le due cassiere in servizio, costringendole a consegnare l’incasso della giornata. Il colpo si è consumato in pochi minuti, ma è bastato a trasformare una tranquilla serata di spesa in un incubo. Nessuno è rimasto fisicamente ferito, ma lo spavento è stato enorme, soprattutto per le lavoratrici coinvolte. Dalle testimonianze raccolte subito dopo l’accaduto, i due rapinatori sarebbero arrivati a piedi e si sarebbero allontanati rapidamente, sempre a piedi, facendo perdere le proprie tracce nelle vie limitrofe. Non è escluso che poco distante li attendesse un complice a bordo di un mezzo. Determinanti per le indagini saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza: l’intera scena sarebbe stata ripresa dagli impianti interni del supermercato e da quelli esterni presenti lungo via Allende. I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, giunti immediatamente sul posto, hanno già acquisito i filmati e sono al lavoro per individuare i responsabili. Intanto, la città continua a convivere con una crescente sensazione di insicurezza. Tra la rabbia per i continui episodi di microcriminalità e il dolore per la tragedia della funivia, i cittadini si sentono abbandonati, lasciati soli in una Castellammare sempre più in balia del caos. Un caos che, agli occhi di chi guarda da fuori, appare come una pericolosa autogestione. Ieri mattina, Sabato Santo, la città si è trasformata in una giungla urbana: traffico in tilt, motorini che sfrecciavano anche sui marciapiedi, auto parcheggiate in seconda e terza fila senza alcun rispetto delle regole. È vero, sono state installate cento nuove telecamere di videosorveglianza in tutto il territorio comunale — un passo avanti importante — ma resta il problema della prevenzione. Le telecamere, infatti, servono principalmente a ricostruire i fatti dopo che sono avvenuti, non a impedire che accadano. E c’è un altro dettaglio inquietante: la rapina è avvenuta a poche centinaia di metri dalla processione della Via Crucis, che si stava svolgendo in contemporanea sul lungomare. Una coincidenza che fa riflettere. Come se anche nella mente dei criminali regnasse ormai un senso di impunità.
CRONACA
20 aprile 2025
Castellammare. Rapina al supermarket, caccia ai delinquenti