Nocera Inferiore/Angri. Trovato con 5 chili e 600 grammi di cocaina e con 3 etti di hashish: giudizio immediato per l’imprenditore angrese Mario D’Amora di 41 anni. Sarà davanti al gup Giovanni...
Nocera Inferiore/Angri. Trovato con 5 chili e 600 grammi di cocaina e con 3 etti di hashish: giudizio immediato per l’imprenditore angrese Mario D’Amora di 41 anni. Sarà davanti al gup Giovanni Pipola presso il tribunale di Nocera Inferiore il prossimo giugno. Risponde di detenzioni ai fini dello spaccio di sostanze stupefacente, detenzione di una targa oggetto di furto e di aver portato in strada uno sfollagente metallico.
L’imprenditore era stato arrestato dalla polizia: era a bordo di un’autovettura Peugeot di una società di cui è amministratore, con targa oggetto di furto – regolarmente denunciato dal proprietario – appartenente a una Fiat 500, quando era stato sorpreso con 5 chili e 600 grammi di cocaina. A casa poi gli agenti avevano trovato altri 250 grammi di hashish.
Per lui erano scattate le manette e su disposizione del pm Viviana Vessa era finito in cella. Avrebbe viaggiato, inoltre, con uno sfollagente telescopico in metallo. La droga era custodita sotto il sedile anteriore lato passeggero della macchina ed era conservata in 5 panetti da circa un chilo l’uno. Prima però il 41enne aveva chiuso la vettura impugnando il telecomando che stringeva con forza evitando di consegnarlo agli agenti.
In un borsello, poi, sono state rinvenute le chiavi di casa e tre telefonini cellulari. La perquisizione poi si era estesa a casa dell’indagato, dove i poliziotti avevano ulteriormente rinvenuto 260 grammi di hashish custoditi in un borsone e in un cassetto.
Per Mario D’Amaro erano scattate le manette e il trasferimento in carcere a Fuorni con l’accusa di detenzioni ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti credono che proprio per il grande quantitativo di cocaina (e hashish) ritrovato nelle disponibilità del 41enne angrese, dietro quel giro di droga ci sia un’organizzazione dedita allo spaccio di droga anche perchè risulta improbabile immaginare che il quantitativo rinvenuto fosse di esclusivo uso personale.
In tal senso, pur con l’arresto del 40enne, le indagini della polizia proseguono per chiarire ulteriori circostanze. Ipotesi che potrebbero trovare riscontro con il processo abbreviato davanti al gup a giugno.
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