L’unico sopravvissuto al crollo della cabina della Funivia del monte Faito “permane in condizioni critiche e la prognosi resta riservata”. E’quanto viene sottolineato nel bollettino medico diramato stamattina dall’ospedale del Mare dove l’uomo e’ giunto trasferito con l’elisoccorso. Si tratta di un 30enne israeliano che era in vacanza con la compagna. La donna, di 26 anni, e’ invece deceduta. Nel crollo della cabina hanno perso la vita quattro persone: il 59enne Carmine Parlato, macchinista e operatore dell’Eav; una coppia di turisti inglesi, e la giovane israeliana. Sull’incidente la procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, per ora si procede contro ignoti. Ci sono i controlli sulla funzionalità della funivia e il forte vento di questi giorni tra gli elementi sui quali le indagini dovranno fare chiarezza per capire le cause della tragedia del Faito. Nei giorni scorsi lecorse della funivia erano state bloccate per il maltempo. Ieri c’era vento.”Si ritiene – spiega il presidente Eav, Umberto De Gregorio – che non ci sia alcuna connessione tra il cattivo tempo e il crollo della cabina. Non lo dico io, lo dicono i tecnici. C’è un sistema automatico. Quando il vento supera un certo livello, la funivia si blocca automaticamente”. La riapertura era avvenuta da una settimana dopo “tre mesi di prove tutti i giorni, giorno e notte, con le condizioni, con tutte le radiografie che si fanno alle funi a opera del direttore di esercizio che è un giovane ingegnere validissimo”. Per De Gregorio la tragedia è “qualcosa di inspiegabile”.
CRONACA
18 aprile 2025
Tragedia del Faito, il ferito ancora in condizioni gravi
Il Presidente Eav: "Il maltempo non c'entra nulla con la tragedia"