A Sorrento anche l’amore può diventare una scelta strategica. Non solo per la vita di una coppia, ma per l’identità e l’economia di un territorio che ha scelto di raccontarsi oltre l’estate,...
A Sorrento anche l’amore può diventare una scelta strategica. Non solo per la vita di una coppia, ma per l’identità e l’economia di un territorio che ha scelto di raccontarsi oltre l’estate, nei mesi in cui il turismo rallenta e la luce diventa più morbida. Con una delibera approvata dalla giunta, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Coppola ha deciso di incentivare i matrimoni civili nella cosiddetta bassa stagione, ovvero dal 15 novembre al 15 marzo. L’obiettivo è quello di promuovere un turismo più consapevole, più lento, capace di valorizzare la bellezza della città anche nei periodi meno affollati. Le tariffe ridotte si applicheranno a tutte le coppie non residenti – italiane e straniere – che sceglieranno di celebrare il proprio rito civile o simbolico in una delle quattro location comunali: la casa comunale, il chiostro di San Francesco, Villa Fiorentino o il Museo Correale. Le nuove condizioni riportano i costi a quelli precedenti alla delibera di aggiornamento dello scorso anno, con un risparmio significativo: da 750 a 600 euro per i riti celebrati negli orari di apertura degli uffici, da 1.000 a 800 euro per i pomeriggi senza rientro degli impiegati, e da 1.200 a 1.000 euro per il sabato, la domenica o i festivi. Per i residenti, invece, nulla cambia: da anni ormai le coppie sorrentine – anche se uno solo dei due è domiciliato in città – possono sposarsi gratuitamente negli orari feriali standard. Se scelgono il pomeriggio o il weekend, versano rispettivamente 300 e 500 euro. Un’attenzione che l’amministrazione ha voluto mantenere inalterata, riconoscendo il valore anche sociale del matrimonio sul territorio. La nuova delibera introduce anche un’altra novità: al momento della prenotazione sarà necessario versare il 50% dell’importo come caparra, non rimborsabile in caso di disdetta. Una misura che punta a evitare cancellazioni dell’ultimo minuto e a garantire una gestione più efficiente degli spazi e del personale. E per chi sceglie un rito simbolico, ovvero senza documentazione né ufficiale di stato civile, è previsto per tutti uno sconto aggiuntivo del 10%. Una scelta che coniuga romanticismo e praticità, e che incontra le esigenze di tanti stranieri che ogni anno sognano di sposarsi con il golfo sullo sfondo. Sorrento vuole vivere tutto l’anno, non soltanto quando il sole è alto e le spiagge sono piene. Lo dimostra il recupero delle antiche mura vicereali, la riqualificazione degli spazi pubblici, la nuova centralità della cultura nei progetti di promozione turistica. Una città che non si accontenta di essere cartolina, ma che vuole essere racconto, esperienza, identità. In questo contesto, anche un matrimonio diventa qualcosa di più di una cerimonia: è un gesto che parla del territorio, che alimenta l’accoglienza, che rinsalda il legame tra chi arriva e chi resta. E in fondo, cosa c’è di più simbolico di un sì detto tra le pietre di un chiostro, tra i giardini di una villa storica o tra le sale del museo di una città che, da secoli, accoglie viaggiatori, sogni e promesse? Sorrento continua a farlo, anche d’inverno. E lo fa con stile, visione e consapevolezza.