Torre del Greco. Avrebbe trasformato un vecchio rudere tra via Nazionale e via Litoranea in una moderna villetta di 130 metri quadrati e aveva già intavolato una trattativa per vendere a una coppia...
Torre del Greco. Avrebbe trasformato un vecchio rudere tra via Nazionale e via Litoranea in una moderna villetta di 130 metri quadrati e aveva già intavolato una trattativa per vendere a una coppia di (ignari) professionisti l’immobile nuovo di zecca. Tutto senza le necessarie autorizzazioni edilizie da parte del Comune. Un «ricco piano» sventato dagli agenti del nucleo anti-abusivismo della polizia municipale, pronti a sequestrare il cantiere fuorilegge al termine di un’accurata serie di accertamenti e verifiche.
La soffiata e il blitz
La storia inizia la scorsa settimana, quando al comando dei vigili urbani di largo Costantinopoli arriva la segnalazione di un cantiere «sospetto» in via Lava Troia: «Sono in corso lavori per realizzare un nuovo fabbricato in un fondo agricolo», la soffiata raccolta dai caschi bianchi agli ordini del comandante Gennaro Russo. Immediati sono scattati i controlli lungo la strada di collegamento tra la statale della periferia cittadina e il lungomare: al proprio arrivo sul posto gli specialisti della guerra al mattone selvaggio all’ombra del Vesuvio hanno trovato un cantiere in piena attività, con operai intenti a realizzare una moderna villetta a quattro passi da via Litoranea. Le attenzioni del nucleo anti-abusivismo guidato dal tenente Gerardo Visciano si sono concentrare sulle autorizzazioni in possesso del proprietario dell’immobile, T.R. di 32 anni. Come accertato dai caschi bianchi, l’uomo aveva ottenuto dal Comune il permesso a effettuare una serie di interventi di manutenzione straordinaria presso un vecchio rudere – evidentemente in condizioni di pericolo – ma, in realtà, i lavori miravano all’abbattimento e ricostruzione ex novo del fabbricato.
Cantiere sequestrato
Come accertato dai caschi bianchi, gli operai al servizio del committente dei lavori avevano già provveduto alla posa in opera di una serie di pilastri in cemento armato e alla realizzazione di un solaio di copertura sempre in cemento armato. In pratica, era stata già circoscritto il «perimetro» della nuova villetta di circa 130 metri quadrati. In assenza delle idonee autorizzazioni, gli agenti di polizia municipale hanno provveduto al sequestro del cantiere e alla denuncia a piede libero di T.R. per abusivismo edilizio. Gli atti relativi all’intervento sono stati poi trasmessi al competente ufficio di palazzo La Salle e a breve arriveranno all’attenzione della procura di Torre Annunziata.
La compravendita
Durante i successivi accertamenti, i caschi bianchi hanno scoperto che il proprietario del vecchio rudere aveva già avviato una trattativa con una coppia di (ignari) professionisti per la vendita della futura villetta: un vero e proprio «colpo da film» sventato dal provvidenziale intervento della polizia municipale.
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