Fiume Sarno e risorsa mare: il futuro si costruisce con la cultura dell’ambiente. Non un semplice incontro istituzionale, ma un momento di coscienza collettiva. Al liceo “De Chirico” di Torre An...
Fiume Sarno e risorsa mare: il futuro si costruisce con la cultura dell’ambiente. Non un semplice incontro istituzionale, ma un momento di coscienza collettiva. Al liceo “De Chirico” di Torre Annunziata, il confronto tra magistratura, forze dell’ordine, amministratori e studenti ha trasformato l’emergenza ambientale in un’occasione di impegno e risveglio civile. Il tema è quello che più di ogni altro brucia sotto la cenere dell’indifferenza: la salvaguardia del fiume Sarno e la valorizzazione del mare. Ad aprire i lavori, i saluti del presidente del tribunale di Torre Annunziata, Giovanna Ceppaluni che ha sottolineato i risultati ottenuti dalla magistratura, con denunce, sequestri, ispezioni, arresti, sottolineando come la repressione da sola non basti. «Bisogna approfittare del coinvolgimento delle nuove generazioni. I giovani sono il futuro». È stato poi il procuratore capo della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, a scuotere le coscienze: «Crediamo che i reati ambientali siano meno gravi perché non scorre sangue. Eppure, scorre eccome. Solo che ce ne accorgiamo dopo con tumori, malattie e danni alla salute. La camorra è stata la prima a capire il grande business dietro il traffico di rifiuti». Airoma ha puntato il dito anche contro la narrazione comoda che attribuisce tutto alla camorra, dimenticando le complicità e le responsabilità diffuse. «La camorra risponde a una domanda: se nessuno chiedesse smaltimento illegale, non ci sarebbe offerta criminale». Altro momento chiave quello che ha visto l’intervento del colonnello Pasquale Starace, comandante del gruppo carabinieri tutela ambientale di Napoli, che ha definito gli sversamenti come «crimini contro la salute a effetto ritardato», invocando un antidoto preciso: «La cultura dell’ambiente». Il consigliere regionale del Pd, Mario Casillo, ha annunciato la chiusura di altri quattro scarichi abusivi lungo il fiume Sarno fornendo dati incoraggianti: «Il Sarno non è più il fiume più inquinato d’Europa. Bisogna trasmettere i miglioramenti ai ragazzi affinché guardino al futuro con ottimismo». Il sindaco Corrado Cuccurullo ha rilanciato la sfida del recupero ambientale partendo dalla Salera e dall’area delle Sette scogliere. A fargli eco il dirigente Valentino Ferrara. «I siti più inquinati su questo territorio sono stati creati dallo Stato, dalle aziende pubbliche. Le nostre scelte devono guardare al futuro».