Dopo l’esclusione dal campionato di Lega Pro a Torre del Greco ci si interroga sul futuro della società corallina. La possibilità dell’arrivo di Umberto Raiano, ex presidente dell’Ercolanese e attuale main sponsor del Pompei, sembra aver perso consistenza negli ultimi giorni. Resta in piedi, invece, l’ipotesi Di Costanzo che sembra destinato a lasciare la presidenza della Puteolana. La famiglia Di Costanzo, ieri, ha diffuso un comunicato stampa in cui anticipa l’addio. Una decisione figlia, come riporta la nota, dei cattivi rapporti con l’amministrazione di Pozzuoli. Da regolamento, secondo l’articolo 18 delle Noif, il trasferimento del titolo sportivo da Pozzuoli a Torre del Greco non è possibile. Tra i motivi c’è il fatto che l’attuale titolo della Puteolana proviene già da un trasferimento dello scorso anno, quando il titolo del Casalnuovo è stato rilevato dalla famiglia Di Costanzo che poi lo ha trasferito a Pozzuoli. Tuttavia ci sarebbe un modo per aggirare l’ostacolo. La Puteolana potrebbe lasciare la sede legale a Pozzuoli ma chiedere di giocare al Liguori di Torre del Greco, soprattutto se il comune di Pozzuoli dovesse appurare l’inagibilità dello stadio Conte. Cosa, questa, già accaduta in passato col passaggio del titolo del Miano a Torre del Gerco. Va ricordato che a dicembre Di Costanzo ha già provveduto a lasciare lo stadio Conte giocando le partite casalinghe della Puteolana a Quarto. Insomma, ci sarà da studiare e capire se Di Costanzo ha davvero interessi nel fare calcio con la Turris anche perchè è ambito da diverse città. Intanto, continuano le dichiarazioni dei calciatori della Turris dopo l’esclusione. Uno degli ultimi è stato Fabio Castellano, che ha parlato a Sportitalia. “L’ultima volta che ho preso dei soldi è stata a ottobre – ha detto il centrocampista – Mancano almeno cinque mesi di stipendi. Ma la cosa peggiore è che non giochiamo più e in questo momento sta cercando di darci una mano l’Assocalciatori. Sono rimasto a Torre del Greco fino a poche settimane fa perchè avevamo la possibilità di allenarci ma ora sono tornato a Milano”.
