Rilancio del centro storico e contrasto all’abbandono cittadino: varato il regolamento «Case a un euro». Questo il costo, simbolico, per l’acquisto di immobili abbandonati attraverso varata d...
Rilancio del centro storico e contrasto all’abbandono cittadino: varato il regolamento «Case a un euro». Questo il costo, simbolico, per l’acquisto di immobili abbandonati attraverso varata dalla giunta di Torre Annunziata che punta a trasformare il degrado urbano in una nuova possibilità di vita. Case in rovina, spesso dimenticate da decenni. L’obiettivo è ambizioso: rigenerare il centro storico e contrastare lo spopolamento, restituendo valore a un patrimonio immobiliare che oggi rappresenta un peso. Torre Annunziata si unisce così al novero delle città italiane che hanno adottato misure analoghe per ridare ossigeno ai propri centri storici. A proporre il regolamento è stata l’assessore al patrimonio Luisa Nastri. «Nel centro storico ci sono tanti immobili abbandonati e diversi edifici in pessime condizioni. In moltissimi casi i proprietari non hanno la disponibilità o la volontà di ristrutturarli, dovendo in ogni caso pagare le tasse», spiega l’assessore. «A Torre Annunziata tantissime persone, soprattutto giovani, non trovano alloggi disponibili. Il provvedimento si pone come obiettivo quello di recuperare, riqualificare il centro storico, favorendo l’insediamento abitativo di famiglie, di attività turistico ricettive e di attività commerciali attraverso la rigenerazione degli immobili interessati». Il regolamento, che sarà ora sottoposto al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione definitiva, prevede la possibilità per i privati cittadini di acquistare immobili nel centro storico alla cifra simbolica di un euro, con l’impegno, però, di ristrutturarli entro tre anni dalla firma del contratto. Si tratta perlopiù di fabbricati non abitati e spesso non abitabili, soggetti a ordinanze di messa in sicurezza o in stato di evidente degrado strutturale o igienico-sanitario. L’amministrazione comunale realizzerà una vetrina digitale sul proprio sito istituzionale, dove saranno elencate tutte le proprietà disponibili per l’acquisto. I proprietari che decidono di aderire all’iniziativa cedono gli immobili al Comune, che li mette a disposizione dei potenziali acquirenti. Oltre ai costi di compravendita e agli obblighi di ristrutturazione, i nuovi proprietari beneficeranno di importanti agevolazioni, come l’esenzione dalla Tari per i primi due anni, una riduzione dell’aliquota Imu, e l’esonero dal canone unico patrimoniale per le occupazioni di suolo pubblico durante i lavori. «Questo provvedimento nasce da una duplice esigenza: da un lato rigenerare i diversi quartieri del centro storico cittadino oggi completamente degradati e abbandonati – afferma il sindaco Corrado Cuccurullo – dall’altro lato quello di dare una risposta alle esigenze abitative di tantissimi giovani e famiglie che non trovano casa». Una rigenerazione non solo fisica, ma anche sociale, con l’obiettivo di riportare vita e dignità in luoghi che oggi raccontano soltanto l’abbandono. Il Comune accompagnerà i cittadini in questo percorso anche attraverso accordi con istituti di credito, per facilitare l’accesso al credito necessario alla ristrutturazione, e con lo Sportello Unico Edilizia, che garantirà iter amministrativi più veloci. Sono inoltre previsti ulteriori incentivi per chi si impegna a riqualificare interamente un edificio, anche in forma collettiva, premiando chi investe sulla qualità urbana e sulla coesione sociale. «È un provvedimento che va nella direzione di una rigenerazione partecipata», conclude il sindaco Cuccurullo.