A Sorrento i tifosi possono finalmente esultare. La salvezza nel girone C di Serie C è diventata realtà. La piazza raggiunge l’obiettivo con largo anticipo, a tre giornate dalla fine del campionat...
A Sorrento i tifosi possono finalmente esultare. La salvezza nel girone C di Serie C è diventata realtà. La piazza raggiunge l’obiettivo con largo anticipo, a tre giornate dalla fine del campionato. Un traguardo che oggi assume un valore ancora più speciale per come è stato costruito, consolidato e raggiunto. Una stagione di alti e bassi, quella del Sorrento, con una squadra che ha saputo lottare con determinazione e spirito di gruppo. Un club, guidato dal presidente Giuseppe Cappiello con visione e intelligenza. Il Sorrento ha dimostrato di appartenere di diritto a questa categoria, tenendo testa a formazioni più blasonate e costruite con budget ben più ampi. Una stagione, quella dei rossoneri, ricca di emozioni ma anche di momenti difficili come nel caso dell’esonero di Enrico Barilari, sostituito in corsa da Giovanni Ferraro. Il Sorrento ha condotto una stagione mantenendo sempre una posizione distante dalla zona rossa e giungendo anticipatamente all’obiettivo salvezza. Merito di un gruppo solido ma anche di una società che, nei momenti chiave, ha saputo mantenere la barra dritta. Abbiamo intervistato il presidente Cappiello per commentare il risultato raggiunto dalla squadra. La soddisfazione è palpabile ma non c’è alcuna intenzione di fermarsi qui: “Siamo felicissimi del risultato. La salvezza era un obiettivo prefissato e siamo contenti di averla raggiunta con diverse giornate d’anticipo. È la seconda volta che lo facciamo giocando fuori casa e dobbiamo ringraziare i nostri preziosissimi tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Il gruppo ha avuto un ottimo rendimento nonostante alcuni momenti difficili” – ha commentato il presidente Cappiello. Lo sguardo, inevitabilmente, è già rivolto alla prossima stagione. La salvezza conquistata con anticipo ha dato tempo e margine per pianificare, riflettere e impostare il lavoro futuro: “Ci auguriamo di fare sempre meglio – prosegue il patron rossonero – e di farlo in maniera sostenibile. L’obiettivo sarà nuovamente la salvezza e giocare nel nostro stadio potrà favorirci. L’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico hanno fatto un lavoro egregio: a breve ci sarà l’apertura dei cantieri. Una parte della prossima stagione la giocheremo davanti ai nostri tifosi. Le premesse sono positive”. Il raggiungimento della salvezza ha coinciso, poi, con un anno simbolico per l’intera comunità sportiva costiera. Nel 2025, infatti, ricorre l’anniversario dell’inaugurazione dello Stadio Italia, che compie 70 anni il 27 novembre. A dicembre, poi, il club festeggerà gli 80 anni di storia: “Quest’anno ci saranno due ricorrenze importanti per la nascita dello Stadio Italia e del Sorrento. Ci avviciniamo a un inizio di stagione con ottimi presupposti. Ma c’è anche la consapevolezza delle difficoltà poiché il girone C è sempre difficile. La competizione è molto alta. Ci faremo trovare pronti per festeggiare al meglio queste due ricorrenze” – spiega Cappiello. Il Sorrento continua a cresce con uno sguardo sempre rivolto al futuro. La società, infatti, sta lavorando all’allestimento di nuovi campi di allenamento, come riferito dal presidente Cappiello: “Stiamo allestendo nuovi campi di allenamento. Abbiamo sottoscritto una convenzione con l’Immobile Academy fin quando non sarà disponibile lo Stadio Italia. Una grande sinergia con un calciatore che ha iniziato da noi. Il Sorrento ha come oggetto sociale quello di investire sui giovani, una mission condivisa con la MSC e il comandante Aponte. Stiamo allestendo anche un convitto per dare la possibilità di stare qui ai ragazzi fuorisede, riducendo le spese. È un Sorrento proiettato nel ritorno a casa e ai giovani e, per questo, dobbiamo ringraziare anche il sindaco”. In quest’ottica, un ruolo centrale è affidato ai giovani. Il Sorrento guarda al futuro e lo fa con l’occhio attento di chi sa che la sostenibilità di un progetto calcistico passa anche – e soprattutto – dalla valorizzazione dei talenti del territorio: “Mattia Esposito rappresenta il manifesto del Sorrento Calcio. È un prodotto del settore giovanile e del territorio. Abbiamo investito tanto su di lui e su altri ragazzi” – sottolinea il patron rossonero. La sostenibilità è un altro dei cardini della filosofia Cappiello. Il Sorrento, tra le squadre con l’età media più bassa nel girone, è un modello credibile e stabile, che unisce risultati sportivi alla solidità economica: “La sostenibilità è uno degli obiettivi principali della nostra programmazione. L’investimento sui giovani sta a cuore anche ai nostri sponsor, in particolare a chi da Ginevra segue le nostre sorti e al dottor Franco Ronzi. Il minutaggio alto dei giovani non è una necessità, ma una scelta societaria” – conclude il presidente.
Alfredo Izzo