Scafati. “Nella nostra città la Tari viene pagata neppure dal 50% tra residenti e commercianti, vorremmo capire se tra le “utenze non domestiche” morose ci sono imprese che ricevono benefici da...
Scafati. “Nella nostra città la Tari viene pagata neppure dal 50% tra residenti e commercianti, vorremmo capire se tra le “utenze non domestiche” morose ci sono imprese che ricevono benefici da Palazzo Mayer attraverso contributi, patrocini, autorizzazioni, concessioni, premialità e via dicendo”, ad affermarlo chiedendo chiarezza con l’intervento del Prefetto di Salerno è Michele Grimaldi, consigliere comunale, nonchè capogruppo Pd. Che precisa poi: “Capiamoci, non parliamo qui della legittima difficoltà di qualche famiglia, o della piccola attività commerciale vessata dalla crisi che stiamo attraversando. Ma parliamo di grandi cifre, presumibilmente riferite alle grandi imprese ed attività che operano sul nostro territorio, spesso anche in maniera abbastanza impattante”.
L’interrogazione è datata gennaio 2024 ma il Comune ha risposto solo a marzo, nonostante l’obbligo di legge di fornire un riscontro entro 30 giorni. “Ma non basta. Nella risposta manca la risposta, e cioè non vengono fornite le. Informazioni richieste. Abbiamo ovviamente segnalato questa omissione al Prefetto di Salerno”. E aggiunge. “Dietro le cifre sempre più pesanti della tassa sui rifiuti si nasconde una gestione opaca, inefficiente e, forse, anche poco coraggiosa”.
La raccolta differenziata è ferma sotto il 60%, ben lontana dagli standard richiesti e i costi del servizio sono resi insostenibili “anche dall’abuso di contratti precari da parte della società che gestisce il servizio”. A pesare sul bilancio comunale non sono solo le inefficienze. “Il vero nodo – spiega – è l’incapacità dell’amministrazione di riscuotere quanto dovuto. Siamo al 50% di riscossione ordinaria, e nel 2024 siamo addirittura scesi al 40%. Questo significa che quasi la metà dei cittadini e delle imprese non paga. E a rimetterci, alla fine, sono sempre gli stessi”.
La preoccupazione, per il consigliere, è concreta: “Abbiamo il diritto di sapere se alcune grandi attività economiche, magari le stesse che ricevono contributi, concessioni e patrocini, stanno evitando di pagare quanto dovuto. Sarebbe inaccettabile scaricare il peso delle tasse sulle famiglie e sui piccoli commercianti, mentre qualcuno gioca a nascondersi dietro le pieghe dell’amministrazione”. Non solo. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale non si ferma: “Non voglio credere che ci sia la volontà di proteggere qualcuno. E se non è così, allora si risponda. I cittadini fanno sacrifici ogni giorno tra Tari, Imu e altri tributi. Hanno il diritto di sapere se questo sacrificio è chiesto a tutti, oppure solo a chi non ha amici nei palazzi del poteri. Attendiamo fiduciosi la risposta”, conclude Grimaldi. (
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