Una richiesta di chiarezza, formale e articolata, rivolta direttamente al sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio. È quella presentata da sette consiglieri comunali – Salvatore Caccuri, Angelo Cala...
Una richiesta di chiarezza, formale e articolata, rivolta direttamente al sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio. È quella presentata da sette consiglieri comunali – Salvatore Caccuri, Angelo Calabrese, Domenico Di Casola, Alberto Robetti, Michele Troianiello e Marino Veglia – che hanno depositato un’interrogazione a risposta orale per conoscere lo stato di attuazione della delibera di giunta del 13 gennaio 2025. L’atto, ricordano i firmatari, riguardava la localizzazione di nuove aree da destinare alla realizzazione di chioschi e mercatini, dopo le demolizioni dei mesi scorsi. L’interrogazione nasce dal confronto tra le dichiarazioni pubbliche dell’amministrazione e la documentazione agli atti. Si richiede di sapere «quali azioni siano state concretamente intraprese dall’amministrazione in attuazione della delibera di giunta», e soprattutto «quale sia lo stato di avanzamento del progetto» con tanto di «tempistiche dettagliate per ciascuna delle fasi operative, dalla progettazione all’installazione finale». Una richiesta, si legge, che nasce da un’esigenza concreta: «L’attuale contesto, caratterizzato da una immediata emergenza socioeconomica e da un marcato incremento della disoccupazione di numerosi nuclei familiari, rende imprescindibile un intervento chiaro, tempestivo e risolutivo».Secondo l’interrogazione, il dirigente del settore tecnico ha risposto solo il 12 marzo a due precedenti solleciti, comunicando che «allo stato, questo Ufficio sta predisponendo gli atti propedeutici e consequenziali finalizzati alla nuova installazione dei chioschi e dei mercatini». Una risposta che, per i consiglieri, chiarisce un punto: «Ad oggi, non esiste alcun progetto definitivo per la realizzazione delle nuove strutture». Si pone dunque anche il tema delle risorse: «Quali e quante risorse economiche siano state stanziate, specificando fonti di finanziamento ed eventuali atti amministrativi già adottati?». E ancora: «Quali siano le caratteristiche tecniche delle strutture che l’amministrazione intende acquistare? Si tratterà di strutture amovibili o inamovibili?». Non manca un passaggio sull’eventuale supporto tecnico esterno: «Se l’amministrazione si sia avvalsa di consulenti esterni – esperti in ambito tecnico e giuridico – e, in caso affermativo, quali siano stati gli incarichi conferiti e a quali professionisti». E infine, una questione particolarmente delicata: «Quali siano le ragioni che hanno indotto gli uffici a disporre la rimozione coattiva delle strutture in deroga al termine prescritto dei 90 giorni», sostenendo così un onere economico «rilevante per le casse comunali». Il tema dei chioschi, che ha avuto forti ripercussioni sul tessuto economico e occupazionale della città, torna così al centro del dibattito politico e amministrativo. I consiglieri chiedono trasparenza, risposte puntuali e soprattutto tempi certi, in vista dell’avvio della stagione turistica.