Napoli. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge regionale che di fatto avrebbe consentito il terzo mandato per il ‘governatore’ uscente Vincenzo De Luca, la politica campana, e non solo, riprende di gran lena il lavoro in vista dell’appuntamento elettorale d’autunno. De Luca aveva convocato un vertice di maggioranza stamani a Napoli a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.
Bocche cucite in ingresso e in uscita, e lo stesso presidente della giunta entra da una porta secondaria per dribblare i cronisti. Un’ora in tutto di discussione, forse. Le indicazioni, secondo quello che filtra, sono poche e in parte gia’ note: ‘no’ a nomi calati dall’alto, quale potrebbe essere quello di Roberto Fico, spinto anche indirettamente da Gaetano Manfredi, che da sindaco di Napoli puo’ contare proprio su una maggioranza costruita con lui; continuita’ di coalizione e sul lavoro svolto nei suoi due mandati; accelerazione sulla progettualita’ in cantiere, un elenco che De Luca ha stilato in una nota ufficiale a poche ora di distanza dalla decisione Consulta.
L’esponente dem vorrebbe anche che la data del voto fosse fissata a novembre, in modo che la nuova legislatura partisse da gennaio 2026.
Sia Fico che Sergio Costa, altro nome in ballo come possibile per una corsa unitaria del ‘campo largo’, ripetono da giorni che “non e’ il momento di parlare di nomi, compreso il mio. Si parla di programmi e oggi l’aspirazione e’ costruire una grande coalizione e un grande programma per la Campania”, il primo, e che “non e’ una questione di candidarsi, ma di essere candidato. Quando c’e’ un buon programma e un buon progetto una buona tempistica, una disponibilita’, un’inclusivita’ e ti chiedono di candidarti, non puoi dire di no, ma devono esserci tutti questi elementi prima”, il secondo.
L’incognita, dunque, resta quella di un tavolo in cui Elly Schlein e Giuseppe Conte soprattutto trovino una intesa per il territorio.
Nel centrodestra, intanto, in attesa delle decisioni dei leader nazionali di coalizione, c’e’ comunque fermento. I nomi che si rincorrono, ora, sono quelli di Edmondo Cirielli (FdI) e Giampiero Zinzi (Lega). “Non e’ una sfida tra Cirielli e Zinzi. Forza Italia presentera’ la sua proposta quando si entrera’ nel vivo della discussione”, precisa oggi da Caserta il coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello.
“I nostri segretari nazionali non si troveranno due nomi sul tavolo, ma tre, perche’ ci sara’ anche la proposta di Forza Italia. Poi a loro sara’ demandata la scelta”. In ogni caso, “il candidato presidente del centrodestra in Campania dovra’ avere una storia chiara di appartenenza al centrodestra”. “E’ un discorso diverso – aggiunge – per i candidati nelle liste. Tra gli eletti di De Luca ci sono persone capaci, che hanno dimostrato valore e che possono trovare spazio nel nostro progetto. Ma sia chiaro: non ci saranno liste civiche nella coalizione. Chi viene con noi si candida in Forza Italia. L’unica civica ammessa sara’ la lista del presidente”. Zinzi pero’ ha gia’ pronti i primi 55 comitati ‘Zinzi Presidente della Campania’, e “la prossima settimana contiamo di arrivare a 150”, dice Luigi Barone responsabile regionale Enti Locali Lega.
“La nascita dei comitati per Gianpiero Zinzi presidente sono l’inizio di una grande avventura che culminera’ con una storica vittoria elettorale – dice il sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri, Pina Castiello. “L’entusiasmo che ha generato l’iniziativa e’ il miglior viatico per regalare a tutti i campani un governo responsabile e improntato alla trasparenza e al rispetto dei diritti”. L’epoca degli sperperi, dei privilegi, delle clientele e del nepotismo presto sara’ solo un brutto sogno. Stiamo attivando!”. Un appello ai leader dei partiti del centrodestra “affinche’, alle prossime elezioni regionali, la Campania sia considerata priorita’ politica, non solo perche’ la nostra Regione ha un forte bisogno di un radicale cambio di visione e di governo, ma anche perche’, questa volta, il dato elettorale della Campania sara’ rilevante per la tenuta del governo e per la forza politica dell’intera coalizione”, arriva dal presidente di Sud Protagonista, Salvatore Ronghi. Il puzzle, per ora, ha molte tessere mancanti in entrambi gli schieramenti, anche perche’ la Campania non e’ l’unica Regione alle prese con una tornata eletterola nei prossimi mesi.