«Il pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase riaprirà». È l’annuncio emerso dall’incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico di Torre Annunziata, dedicato al tema del diritto ...
«Il pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase riaprirà». È l’annuncio emerso dall’incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico di Torre Annunziata, dedicato al tema del diritto alla salute. A darlo è stato il presidente del gruppo regionale Pd Mario Casillo, presente all’iniziativa, moderata da Raffaele Scigliano, alla quale hanno preso anche il deputato regionale Massimiliano Manfredi, i sindaci di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, e di Boscotrecase, Pietro Carotenuto, e i segretari dem del territorio. «Il pronto soccorso riaprirà, questo è certo – ha dichiarato Casillo durante il suo intervento – ma solo quando saranno raggiunti i criteri necessari affinché sia un ospedale di qualità». Un annuncio che ha risposto, almeno in parte, alle proteste del Nucleo Operativo e del gruppo delle Mamme Vulcaniche, presenti all’assemblea. «Sapevo che sarei stato fortemente contestato, eppure sono qui ugualmente – ha proseguito Casillo – A gennaio sono partiti i lavori per il pronto soccorso, ma l’ospedale non è solo quello. Se dobbiamo riaprirlo dobbiamo farlo come si deve, anche a rischio di farlo dopo le elezioni, altrimenti è meglio non aprirlo. Se vogliamo fare sanità e non demagogia, se un ospedale funziona come funziona oggi quello di Torre del Greco è meglio che lo chiudiamo». Casillo ha inoltre rivendicato i risultati raggiunti negli ultimi mesi all’interno dell’ospedale di Boscotrecase: «È stata potenziata la rianimazione, a breve apriremo il reparto di pneumologia e a luglio termineranno i lavori di riqualificazione dell’intero ospedale, con ben 250 posti letto». Sul tema del nuovo ospedale in costruzione a Castellammare di Stabia, in contrasto con la chiusura del pronto soccorso di Boscotrecase, Casillo ha chiarito: «Rispetto ad altre regioni con lo stesso numero di abitanti, la nostra è sottofinanziata di 300 milioni all’anno in meno, comportando meno personale e meno posti letto. Nella trattativa fatta col Governo siamo riusciti a strappare un aumento dei posti letto e la scelta è ricaduta su Nola, Boscotrecase e Castellammare, che dovrà passare da 300 a 500 posti letto. Un aumento non realizzabile nell’attuale struttura, e per questo si è scelta la costruzione di un nuovo ospedale». Un punto critico rimane quello della carenza di personale sanitario. A tal proposito, è intervenuto Massimiliano Manfredi: «Bisogna capire che i dottori scappano dalla medicina di urgenza. Dobbiamo seguire il modello europeo e riconoscere un’indennità differenziata per tutte le specialità della medicina. Senza questi strumenti, sarà difficile colmare il vuoto». Tra gli interventi anche quello del segretario del circolo dem oplontino, Ciro Passeggia, che ha sottolineato la necessità di decisioni rapide e concrete: «Abbiamo scelto come titolo di questo incontro “Il tempo delle decisioni” non a caso. È giunto il momento di rendere operative decisioni che nascono da esigenze oggettive, da bisogni reali e si collocano in un campo, quello della salute, dove non sono consentiti errori. Nonostante l’impegno dichiarato per la riapertura, ad oggi il pronto soccorso rimane inattivo. Questa condizione continua a suscitare indignazione e numerose proteste e noi facciamo nostre le richieste di riapertura». A ribadire la centralità del tema anche i sindaci presenti. «Questa è un’emergenza nazionale – ha dichiarato Cuccurullo – È in corso un’operazione di rilancio che ci restituirà un presidio completamente diverso e di prim’ordine». Sulla stessa linea anche Pietro Carotenuto: «Siamo i primi a lottare per la riapertura per il bene dei nostri cari e dei cittadini del comprensorio».