Torre del Greco. Avrebbe dovuto riscuotere le quote di gestione di un immobile e tornare al proprio studio professionale. In teoria, una commissione di una manciata di minuti. In pratica, un intermina...
Torre del Greco. Avrebbe dovuto riscuotere le quote di gestione di un immobile e tornare al proprio studio professionale. In teoria, una commissione di una manciata di minuti. In pratica, un interminabile «inferno» concluso con un’imprevista (e imprevedibile) corsa al pronto soccorso dell’ospedale Maresca. È la «disavventura» di noto amministratore di condominio del centro cittadino, aggredito a schiaffi e pugni dal proprietario di un appartamento «insoddisfatto» del conto per le spese. L’episodio – immediatamente denunciato alle forze dell’ordine del territorio – è avvenuto in largo Santissimo, cuore della storica «piazzetta» di Torre del Greco.
L’escalation di violenza
Come ricostruito dalla vittima agli investigatori, tutto sarebbe iniziato intorno alle 12 di lunedì 7 aprile. L’amministratore di condominio sarebbe stato invitato presso l’attività commerciale dei propri assistiti per il pagamento delle quote di gestione dell’immobile. Ma, una volta presentato il conto delle spese, gli animi si sarebbero immediatamente «accesi» con i commercianti e alcuni familiari pronti a contestare i costi messi nero su bianco dal professionista. In pochi minuti, la discussione avrebbe preso una piega «pericolosa» per l’amministratore di condomino. Dalle parole, infatti, i clienti sarebbe passati alle vie di fatto: una vera e propria aggressione a schiaffi e pugni, capace di convincere la vittima a battere velocemente in ritirata. La successiva corsa al pronto soccorso dell’ospedale Maresca ha evidenziato i danni provocati dall’inaspettata escalation di violenza: insieme a piccole escoriazioni in varie parti del corpo, i medici del nosocomio di via Montedoro hanno rilevato una micro-lesione al setto nasale giudicata guaribile in una decina di giorni salvo complicazioni.
Il precedente
L’aggressione arriva a meno di due settimane da un «turbolento» precedente all’interno dello studio professionale della vittima. In quell’occasione, durante un’assemblea condominiale, scoppiò una vera e propria rissa tra alcuni proprietari di immobili: un pensionato fu prima minacciato e poi colpito a calci e pugni, mentre l’ufficio venne praticamente distrutto. In quell’occasione, il professionista si sfogò sui social sottolineando che «prima c’era rispetto per i professionisti e c’era rispetto tra gli stessi condomini di uno stabile. Quello che sta succedendo in questi ultimi anni, non l’ho mai visto prima». E poi, profeticamente, l’ammissione che «non è stata la prima volta e, purtroppo, sono consapevole che non sarà neanche l’ultima». Ma, stavolta, l’aggressione è sfociata nel sangue. Entrambi gli episodi sono stati denunciati dall’amministratore di condominio, assistito dall’avvocato Luigi Ascione: «Ritengo che tali condotte violente siano frutto di un “trend di micro delittuosità” accentuatosi negli ultimi anni – sottolinea il legale di fiducia del professionista -. L’aumento si spiega con la circostanza che le persone non hanno paure delle pene, ritenendole inefficaci. Molti istituti premiali mettono fine ai processi senza pena, rendendo i criminali meno propensi a rinunciare ai loro reati».
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