Pompei si riscopre verde, sostenibile, proiettata verso un futuro dove muoversi in bici non è più un’alternativa per pochi, ma una scelta concreta, sicura e quotidiana. È questo lo spirito che an...
Pompei si riscopre verde, sostenibile, proiettata verso un futuro dove muoversi in bici non è più un’alternativa per pochi, ma una scelta concreta, sicura e quotidiana. È questo lo spirito che anima la strategia green dell’amministrazione guidata dal sindaco Carmine Lo Sapio: una visione urbana che mette al centro le persone e la qualità dell’ambiente, che parte dai quartieri periferici per cambiare il volto dell’intera città. Non solo parole, ma azioni. Dopo le aree pedonali, gli interventi sull’illuminazione pubblica e i programmi di educazione ambientale nelle scuole, è ora il turno della mobilità dolce. Un nuovo tassello della Pompei sostenibile sta infatti per prendere forma con l’avvio del progetto per la realizzazione della pista ciclabile di via Aldo Moro, nella zona sud della città. Un’opera che si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione urbana e che punta a incentivare forme di spostamento alternative e a basso impatto, restituendo centralità ai pedoni e ai ciclisti. I lavori sono iniziati martedì e si svolgeranno dal lunedì al giovedì di ogni settimana fino a fine mese. Per consentire l’avvio del cantiere, il comando di polizia municipale ha emesso la ordinanza che regola la viabilità nelle aree interessate. Durante le giornate di intervento saranno in vigore limitazioni alla circolazione veicolare e pedonale, con l’adozione di tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei residenti, in particolare delle persone con mobilità ridotta. La pista ciclabile non interesserà soltanto via Aldo Moro, ma coinvolgerà anche via Moregine e la prima e seconda traversa della stessa arteria, con l’obiettivo di ricucire il tessuto urbano e restituire continuità tra quartieri altrimenti scollegati. Il progetto prevede la realizzazione di percorsi pedonali alternativi, la segnaletica temporanea e, nei punti più critici, la presenza di personale addetto alla regolazione del traffico. Ma oltre all’aspetto logistico, è la valenza simbolica e strategica dell’intervento a raccontare l’identità della nuova Pompei. Una città che cambia partendo dai margini, che investe su infrastrutture leggere e sull’inclusione, che promuove una mobilità più rispettosa del territorio e delle persone. La ciclabilità, del resto, non è vista come semplice infrastruttura, ma come parte di una piattaforma culturale più ampia, che parla di rispetto per l’ambiente, cura dello spazio pubblico e attenzione ai bisogni delle famiglie, degli studenti, degli anziani. La Pompei del domani sarà attraversata da percorsi sicuri, pensati per ridurre l’uso delle auto e valorizzare ogni forma di mobilità dolce. Con la pista ciclabile di via Aldo Moro, Pompei non solo costruisce un’infrastruttura, ma manda un messaggio: quello di una città che guarda lontano, che crede in un modello urbano sostenibile e che scommette con decisione su una mobilità più intelligente, più ecologica, più umana. Un passo – o meglio, una pedalata – alla volta.