La Campania “ha una solida tradizione di centrosinistra, questa tradizione va confermata e ovviamente aggiornata ai bisogni dei nuovi tempi. Così come abbiamo fatto a Napoli, al Comune e in Città metropolitana, così si dovrà lavorare per la Regione”. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, a margine della cerimonia per il 173° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, rispondendo a una domanda sulla riproposizione del campo largo di centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Campania, si prende una rivincita e torna a parlare di campo largo. La stessa definizione per la quale, secondo De Luca, chi l’avesse pronunciata avrebbe meritato un Tso. “Bisogna lavorare per una coalizione ampia – ha spiegato Manfredi – che parta dai riformisti, dai moderati e arrivi fino alla sinistra, che sia capace di interpretare i bisogni della nostra regione guardando al futuro, allo sviluppo, agli investimenti infrastrutturali, alle grandi sfide che la Campania ha davanti, partendo anche dall’esperienza di questi ultimi dieci anni”. Interpellato sul nome di Roberto Fico come possibile candidato della coalizione alla presidenza della Regione Campania, Manfredi ha risposto: “Sicuramente Roberto Fico è una delle personalità che possono ricoprire questo ruolo. È stato presidente della Camera, ha una grande esperienza istituzionale, ma non dobbiamo partire dalle persone, dobbiamo partire dai programmi, dai bisogni dei cittadini e da una coalizione ampia e plurale” le sue parole che di fatto aprono anche al nome dell’ex presidente della Camera dei Deputati in quota Cinque Stelle. Il sindaco di Napoli si è anche soffermato sulla posizione di De Luca, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale. “Dobbiamo rispettare questa sentenza. Comprendo l’amarezza del presidente De Luca, che ha visto che in passato sono state prese decisioni diverse, ma credo che questa sentenza, che ha valore non solo per la Campania ma in tutta Italia, sia un momento di chiarezza e dobbiamo rispettarla” ha detto Manfredi, commentando la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale della Campania che permetteva di fatto la ricandidatura di De Luca a un terzo mandato consecutivo alla guida della Regione Campania. Manfredi, in questo caso da presidente nazionale dell’Anci, ha anche affrontato il tema della legge sui ballottaggi per le comunali. “E’ una legge che è in vigore da oltre 30 anni, è la più longeva e ha dato esiti positivi che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini. Se c’è una proposta di riforma è importante che venga incardinata in un percorso parlamentare e non con azioni emendative così che ci possa essere una discussione ampia e approfondita che consenta a tutti di poter fare le valutazioni sui pro e i contro di una eventuale modifica” ha affermato. Per Manfredi “è importante fare in modo che i sindaci siano fortemente legittimati dal voto elettorale, come è avvenuto fino ad ora, perché sono figure di rilievo sul territorio e quindi non dobbiamo indebolire la loro riconoscibilità e legittimazione rispetto ai cittadini perché, giorno dopo giorno, devono affrontare problematiche continue e hanno bisogno di una forte legittimazione”. Da qui l’invito del presidente Anci affinché “qualsiasi modifica sia ben ponderata perché potrebbe inficiare questa legittimazione, motivo per cui abbiamo chiesto che ci sia un percorso approfondito e non modifiche spot che possono non essere efficaci rispetto all’obiettivo che dobbiamo raggiungere”.
CRONACA
10 aprile 2025
Manfredi rilancia: «Subito il campo largo, Fico è un buon nome»