Con Vincenzo De Luca ‘azzoppato’ dalla sentenza della Consulta che ha bocciato il terzo mandato, il centrodestra fa i suoi conti e vede qualche spiraglio all’orizzonte per le regionali in Campania. La situazione è ancora in bilico. E c’è chi non esclude che la sentenza della Consulta, di fatto, abbia dato una vera mano al Pd nazionale e alMovimento Cinque Stelle togliendo dai giochi Vincenzo De Luca e aprendo la strada a un leader unico. Di certo, fanno notare fonti della maggioranza, la partita si giocherà soprattutto al centro: chi conquisterà il voto moderato, ovvero quello dei ‘deluchiani’, la spunterà. Non a caso, molti parlamentari azzurri e leghisti si interrogano sulla probabile candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra: “De Luca non andrà mai con i Cinque stelle, come farà Fico a farcela senza il suo sostegno?”. Sempre dalla maggioranza si invita poi a riflettere che il destino della Campania è legato a quello del Veneto. Il boccino è nelle mani di Giorgia Meloni, che dovrà decidere se puntare su palazzo Santa Lucia (con in pole il viceministro degli Esteri e parlamentare Fdi, Edmondo Cirielli) o ‘cedere’ la casella campana a Matteo Salvini, che a quel punto però dovrà rinunciare al Veneto attualmente governato da Luca Zaia. ‘’Il centrodestra in Veneto vince comunque, ma bisogna capire da subito se Meloni vuole lasciarlo a Salvini e concentrarsi sulla Campania’’, dice a mezza bocca un big del centrodestra che sta seguendo da vicino il dossier regionale. Allo stato, il toto-nomi è chiaro. Per Fdi resterebbe in pole Cirielli, mentre la Lega penserebbe a due opzioni: quella di Matteo Piantedosi che però per candidarsi dovrebbe lasciare il Viminale aprendo a un rimpasto di governo (una partita complessa con troppe incognite e insidie) e la carta dell’attuale coordinatore regionale campano del Carroccio, Giampiero Zinzi. “Si tratterebbe di due profili moderati, con l’obiettivo dichiarato di attrarre ancora una volta i deluchiani in uscita”, racconta un esponente della maggioranza. Forza Italia guarda allo smottamento in atto tra i fedelissimi dei De Luca e, d’intesa, con Lega e Fdi, punta a strappare la vittoria al centrosinistra: ‘’De Luca – dice il portavoce nazionale di Fi, Raffaele Nevi – ha voluto forzare la mano per rimanere al potere. Ora siamo impegnati con i nostri alleati di coalizione per costruire un’alternativa seria a credibile per il governo della Campania, una Regione fondamentale che meriterebbe un’amministrazione più adeguata”. Cirielli ribadisce la sua disponibilità a scendere in campo, ma non vuole forzare la mano: “Io sono sempre a disposizione, della mia terra e della coalizione. Ma non scalpito né sgomito. La partita è difficile, ma c’è voglia di cambiamento e il centrodestra ce la può fare”, rimarca il vice-titolare della Farnesina. Sullo sfondo sempre Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia e coordinatore regionale del partito, spera che passi il tempo necessario in modo da chiarire la vicenda legata all’indagine della procura belga e così tornare a giocarsi le sue carte per il governo della Regione Campania. Le reazioni. La notizia del no della Consulta a De Luca ha anche dato la stura a una serie di reazioni dei consiglieri di centrodestra. “L’annuncio dell’infinita serie di attività che Vincenzo De Luca vorrebbe compiere è incompatibile sia con l’impegno che lo attende per riempire gli scatoloni e traslocare da Palazzo Santa Lucia, sia con il fatto che quello che dichiara di voler realizzare è di gran lunga superiore, per volumi e dimensioni, a quanto fatto negli ultimi dieci anni di malgoverno della Campania”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. Sulla questione De Luca e sul futuro del centrosinistra ha parlato anche l’ex sindaco de Magistris. A proposito del ruolo di De Luca alle prossime Regionali e su una sua ipotetica lista elettorale, De Magistris confida: ‘’Da come lo conosco, non mi sembra un tipo che vada in pensione, gli scenari sono diversi, De Luca ha le sue radici, le due influenze, non sarà una variabile neutra’’, mentre sul suo coinvolgimento diretto rilancia:’’Sono in una posizione di osservatore militante perché sono impegnato nella lotta per i diritti civili e nella difesa della Costituzione e perché sono sempre più convinto di ricandidarmi come sindaco di Napoli. Verificherò se ci sono le condizioni di poter dare contributo alla campagna elettorale’’.
CRONACA
10 aprile 2025
Centrodestra in attesa, con il no a De Luca aumentano le possibilità