Torre del Greco. I marittimi del secondo comparto italiano per numero di matricole nuovamente sul piede di guerra per portare all’attenzione delle istituzioni – a partire dal governo di centrodestra guidato dal premier Giorgia Meloni fino al Comune oggi capitanato dal sindaco Luigi Mennella – le gravi problematiche della gente di mare.
E’ il senso del sit-in organizzato sotto la sede della cassa marittima di via Cesare Battisti. Al grido di «abbiamo il diritto alla salute» una folta rappresentanza di lupi di mare – in larga parte legati al sindacato Orsa Marittimi – ha presidiato per alcune ore la sede dei servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale.
Ai cancelli della struttura sono stati «stesi» due significativi striscioni: «Il governo ha ridotto l’indennità di malattia dal 75% al 40%, creando disagi e togliendo il diritto alla salute: no alle proroghe per il personale straniero» il messaggio del primo, mentre sul secondo si leggeva «tagli per i marittimi favorendo armi per la guerra: governo e armatori, basta lucrare sulla salute dei marittimi».
Il sit-in è arrivato a pochi giorni dalla partecipazione del sindacato Orsa Marittimi di Torre del Greco alla manifestazione organizzata a Roma contro il riarmo dell’Unione Europea. «Il nostro obiettivo – le parole del segretario nazionale Gennaro Bottiglieri – è fare luce sulle difficoltà quotidiane che i marittimi affrontano a causa delle condizioni di lavoro precarie, delle politiche inadeguate e delle discriminazioni in ambito lavorativo, che vanno a compromettere i diritti dei lavoratori e la loro stessa sicurezza».
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