San Giorgio a Cremano. Si tenevano in contatto via chat i rapinatori e la famiglia del 15enne, s incappucciato e prelevato con la forza da almeno due persone, davanti a un bar di San Giorgio a Cremano ieri mattina. Il giovane è stato poi portato via con un furgone risultato rubato. Tutto è avvenuto davanti a un bar dove un dipendente e un avventore hanno assistito alla scena e poi lanciato l’allarme. Sempre via chat, inoltre, il padre, un imprenditore del quartiere Barra di Napoli, ha avuto il via libera per andare a riprenderlo, in un posto prestabilito, tra Licola e Qualiano, nell’hinterland a nord di Napoli. Ma i rapinatori non hanno voluto che fosse lui a riprendersi il suo ragazzo. E sul luogo indicato ci sono andati gli zii del giovane, scortati dai poliziotti in borghese. Secondo quanto si è appreso, inoltre, sembrerebbe che la famiglia della vittima e i rapitori si conoscessero. Ieri sera ,nella Questura di Napoli, assistito dall’avvocato Michele Rullo,il padre del 15enne è stato ascoltato per circa un’ora dal pm antimafia di Napoli Henry John Woodcock che subito dopo ha deciso di sentire anche il ragazzo. Malgrado sia stata formulata una richiesta da un milione e mezzo di euro la famiglia non ha pagato alcun riscatto ai rapitori. Il 24enne sottoposto a fermo dalla Polizia di Stato con l’accusa di essere uno dei rapitori del 15enne è stato bloccato dalle forze dell’ordine dopo circa mezz’ora dal rilascio.
CRONACA
9 aprile 2025
Quindicenne rapito, le richieste estorsive via chat alla famiglia