Lotta all’abusivismo e tutela ambientale: task force della polizia municipale sull’intero territorio cittadino. Gli agenti della polizia municipale, infatti, già dall’estate scorsa stanno condu...
Lotta all’abusivismo e tutela ambientale: task force della polizia municipale sull’intero territorio cittadino. Gli agenti della polizia municipale, infatti, già dall’estate scorsa stanno conducendo una serie di operazioni che, nel corso dei mesi, si sono trasformate in ordinanze di demolizione. Una delle ultime, firmata dal sindaco Nello D’Auria, riguarda un parcheggio di una ditta in via Visitazione, dove gli agenti della polizia municipale hanno accertato una serie di abusi edilizi. In sede di sopralluogo, in assenza di titoli autorizzativi e in difformità rispetto alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti, nonché in mancanza di autorizzazione paesaggistica e di deposito sismico, è stata riscontrata la presenza di un capannone in ferro infisso al suolo di dimensioni (10 x 19) m e altezza di circa 3,40 m, adibito a deposito; due container in ferro, rispettivamente di dimensioni (2,40 x 4,95) m e (3 x 6,85) m, con altezza di circa 2,40 m; una tettoia fissa in ferro delle dimensioni (3 x 6,85) m e altezza di 2,65 m, per l’alloggiamento di tre serbatoi di carburante poggianti su massetto in cemento; un parcheggio costituito da un piazzale sterrato drenante, completo di recinzione e cancello carrabile, con presenza di auto, autoarticolati e colonnine per prese elettriche. Per la ditta è scattato l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni. Più recente è invece l’attività che si è svolta il 18 marzo, quando gli agenti della polizia municipale hanno rilevato, in un fabbricato ad uso residenziale, uno scarico abusivo che convogliava acque reflue nell’ambiente. In particolare, come riportato nella delibera del Comune, è stato intimato ai proprietari di chiudere lo scarico. La polizia municipale ha contestato la presenza di una tubazione di scarico proveniente dal fabbricato, che si dipartiva dal fabbricato stesso per poi proseguire, in parte a vista e in parte interrata, lungo il confine sud del terreno sottostante, costituito da più terrazzamenti, fino a raggiungere la parte finale dell’ultimo terrazzamento, visibile a vista, con il terminale di scarico posto in prossimità di una scarpata caratterizzata da forte pendenza. In corrispondenza della parte finale della tubazione e lungo la scarpata, la polizia municipale ha rinvenuto materiale solido e liquido di recente convogliamento, data la consistenza, proveniente con molta probabilità dalla tubazione. Dopo gli accertamenti, il Comune ha recapitato ai proprietari dell’immobile un’ordinanza di chiusura immediata dello scarico fognario a cielo aperto, visto che la situazione attuale «può comportare pericolo per la pubblica e privata incolumità, oltre a un grave pregiudizio per l’igiene e la salute pubblica, in quanto le acque di scarico, oltre ad essere assorbite direttamente dal suolo, creano miasmi nauseabondi, senza garantire alcun livello di protezione ambientale, con grave incuria e degrado del territorio». I controlli della polizia municipale di Gragnano continueranno anche sul territorio.