Torre del Greco. Il nuovo progetto per la messa in sicurezza di corso Umberto I sarà portato all’attenzione dei magistrati di Torre Annunziata entro la fine della settimana. A un mese dall’infuocata seduta del consiglio comunale sulla mancata riapertura della strada a un anno e mezzo dal drammatico crollo del 16 luglio del 2023, arriva (finalmente) la prima svolta per il ripristino della «normalità» nel cuore del centro antico di Torre del Greco: la squadra di governo cittadino guidata dal sindaco Luigi Mennella ha, infatti, deciso di accelerare le procedure per provare a ultimare gli interventi necessari alla riapertura di corso Umberto I entro l’estate.
Niente confronto tecnico
Davanti alle «prescrizioni» arrivate dal consulente della procura di Torre Annunziata in merito al primo progetto presentato dal Comune per la messa in sicurezza dell’area interessata dal crollo del fabbricato all’angolo con vico Pizza, l’ente di palazzo Baronale aveva ipotizzato di organizzare un tavolo tecnico per la redazione di un piano di lavoro «condiviso». Ma, davanti al rischio di allungare ulteriormente i tempi di apertura del cantiere in corso Umberto I, la squadra di governo cittadino – al termine di un incontro organizzato in municipio lo scorso fine settimana – ha deciso di presentare subito un nuovo progetto, in linea con i «paletti» imposti dall’inchiesta sul crollo.
Le aree «intoccabili»
In vista dell’udienza preliminare fissata per il 3 luglio davanti al gip Luisa Crasta del tribunale di Torre Annunziata – l’ente di palazzo Baronale si costituirà parte civile nel procedimento penale, affidando la difesa dei propri interessi all’avvocato Silvio Ciniglio – la procura ha evidenziato la necessità di non «alterare» lo stato dell’arte del fabbricato crollato. Impossibile, a dispetto degli accertamenti tecnici irripetibili già effettuati durante le indagini, procedere – come previsto dal primo progetto firmato dal tecnico individuato dal Comune per la mezza in sicurezza della zona – alla demolizione delle parti pericolanti dello stabile, perché le stesse potrebbero essere motivo di «confronto giudiziario» durante l’eventuale dibattimento in aula. Il nuovo progetto in arrivo sulla scrivania dei magistrati di Torre Annunziata sarà, dunque, rivisto sulla scorta delle «indicazioni» arrivate dalla procura e dovrebbe – in condizionale, alla luce dei precedenti, resta d’obbligo – incassare l’atteso via libera.
Corsa contro il tempo
Come assicurò il sindaco durante il consiglio comunale monotematico dello scorso 4 marzo «una volta approvato il progetto, saranno necessari due mesi per la messa in sicurezza del fabbricato e la riapertura della strada». Insomma, il countdown per il ripristino della «normalità» entro la fine della prossima estate è già iniziato.
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