«Non esistono parole per descrivere questo dolo-re». In un silenzio stra-ziate, rotto da lacrime e singhiozzi, don Gennaro Giordano, parroco del rione Cmi, ha scandito quelle parole per prova-re a dare consolazione alla famiglia di Carmela Uliano, la 25enne stabie-se morta a Benevento dopo un’operazione al cuore. Ieri la chiesa del rione alla periferia est di Castellammare era pie-na all’inverosimile. Ami-ci, parenti, conoscenti si sono riuniti per dare l’ultimo saluto alla donna che in quella chiesa si era sposata con il mari-to Simone, appena due anni fa. «In quella bara-ha detto don Gennaro Giordano- non c’è Car-mela, ma solo un corpo. La sua anima è con Dio ed ora lei è felice. Ora chi è qui che soffre deve tro-vare consolazione nella preghiera e nella fede. Un giorno rivedremo Carmela perché ce lo ha promesso Dio con la spe-ranza della vita eterna dopo la morte». Parole che il marito di Carmela ha ascoltato accarezzan-do il feretro per tutto il tempo e fissando la foto di quello che era l’amore della sua vita. Da giorni il grido «Giustizia per Carmela» ha risuonato in ogni strada di Castel-lammare. Anche durante la partita tra Juve Stabia e Salernitana i tifosi han-no esposto uno striscione per chiedere verità su un fatto che ha piegato in ginocchio l’intera co-munità del centro antico dove la donna viveva. Anche il presidente della società calcistica stabie-se, Andrea Langella, si è fatto ritrarre in alcuni video con una maglietta riportante la foto della donna e la frase «Giu-stizia per Carmela», la stessa che ieri mattina in dec ine d i persone hanno indossato per il funerale. All’uscita dalla chiesa il feretro è stato accompagnato da un lungo applauso e sono stati lanciati in aria dei palloncini bianchi e rosa. Attualmente sulla morte della donna è aperta un’inchiesta della pro-cura della repubblica di Benevento per omicidio colposo. Nel registro de-gli indagati è iscritto un cardiologo stabiese. Un atto dovuto in attesa dei riscontri di tutti gli esami del caso. Decisivo in tal senso sarà quello dell’esame autoptico che è stato eseguito sabato mattina. La donna, affet-ta da una patologia car-diaca, ad un intervento per la sostituzione della valvola aortica che le era stata impiantata nel 2012, e che dava dei problemi, passando da una protesi meccanica a una biologi-ca, è stata sottoposta ad un intervento effettuato a fine marzo presso la Casa di cura Montevergi-ne di Mercogliano (Avel-lino). Un’operazione che sembrava riuscita, tanto che la paziente, dopo alcuni giorni di degenza presso la struttura avel-linese, lunedì 31 marzo era stata trasferita alla clinica Maugeri di Telese Terme, nel Beneventano, per la riabilitazione car-diologica, ma qui, a meno di 24 ore dal ricovero, le sue condizioni si sono improvvisamente aggra-vate e a nulla sono valsi gli sforzi per salvarla dei medici del “Rummo”, dove la venticinquenne era stata infine traspor-tata d’urgenza in am-bulanza giungendovi in uno stato di shock settico e in una situazione ormai compromessa: nel pome-riggio di martedì 1 aprile è spirata. Una tragedia inspiega-bile e che ha compren-sibilmente sconvolto i familiari di Carmela a partire dal marito, che sin dal primo giorno sta chiedendo la verità su cosa sia andato storto in quei drammatici giorni.@riproduzioneriservata
CRONACA
8 aprile 2025
Castellammare. Dolore e commozione per l’ultimo saluto a Carmela