Castellammare. L’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Vicinanza chiede un finanziamento da 10 milioni di euro al Governo Meloni per ripristinare la strada che dal centro di Castellammare di Stabia conduce fin sulla vetta del monte Faito. Continua senza sosta l’impegno dell’amministrazione di centrosinistra per cercare di ricucire il rapporto tra la città e la montagna, che per anni ha rappresentato solo un incubo per il possibile rischio di frane che avrebbero potuto avere conseguenze pesanti per la zona collinare e il centro storico di Castellammare. Il Comune ha deciso di partecipare al bando promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per i “piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso”. La strada che dal versante stabiese conduce sul monte Faito è effettivamente abbandonata, ormai da decenni, e il suo recupero offrirebbe un’opportunità importante per lo sviluppo turistico. D’altronde, che ci sia voglia di montagna lo dimostrano i dati record che ogni estate, già da anni, fa registrare la funivia del Faito e la riapertura della strada potrebbe solo far crescere questo trend. Lo scorso 20 febbraio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Comune di Castellammare di Stabia a presentare il progetto che ha come vincolo più importante quello che l’opera deve rispettare il “principio di non arrecare un danno significativo all’Ambiente”. In questo caso, in realtà, il recupero della strada andrebbe in un senso completamente opposto. Adesso, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Vicinanza incrocia le dita e spera di poter ottenere il finanziamento da 10 milioni di euro. Anche perché si tratterebbe a tutti gli effetti di realizzare un progetto che completerebbe un percorso già avviato con la messa in sicurezza del versante stabiese del monte Faito. Infatti, va ricordato che meno di un mese fa la giunta comunale guidata dal sindaco Luigi Vicinanza ha approvato il progetto di risanamento del dissesto idrogelogico presentato dalla Rtp Geoingegneria e l’annessa dichiarazione di pubblica utilità. In meno di un mese gli uffici comunali hanno sbloccato un iter che era congelato ormai da quasi due anni. A leggere gli atti appariva chiaro che dietro questa accelerata ci fosse una precisa volontà politica. Il progetto definitivo, infatti, era già stato presentato dalla società nel corso del 2022, approvato in Conferenza dei Servizi e verificato nel corso del 2023. In quel periodo, però, la città era amministrata dai commissari straordinari che s’insediarono dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata. E furono proprio loro, nel corso di una conferenza stampa, a spiegare di aver deciso di mettere in stand by il progetto con l’obiettivo di chiedere alla Regione Campania un ulteriore finanziamento – rispetto ai 10 milioni di euro già stanziati nel 2012 – per far sì che i lavori di messa in sicurezza del monte Faito garantissero anche la riapertura della strada di collegamento tra Castellammare e la vetta della montagna. Oggi, dopo aver avviato l’iter per l’eliminazione del rischio idrogeologico, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vicinanza chiede al Governo Meloni di partecipare a questa grande opera di recupero della montagna, garantendo un ulteriore finanziamento da 10 milioni. @riproduzione riservata
CRONACA
8 aprile 2025
Castellammare. Strada per il Faito, il Comune chiede 10 milioni di euro al Governo