Armi e droga nelle mura di casa: scarcerato un sessantenne. Dopo la pena incassata a quattro anni di cella Gennaro Sullo è stato scarcerato e scon-terà la sua condanna agli arresti domiciliari. Il g...
Armi e droga nelle mura di casa: scarcerato un sessantenne. Dopo la pena incassata a quattro anni di cella Gennaro Sullo è stato scarcerato e scon-terà la sua condanna agli arresti domiciliari. Il gip del tribunale di Torre Annunziata ha accolto la richiesta di scarcerazione del suo legale, il penalista stabiese Mariano Morelli, dopo che nei mesi scorsi a Sullo furono concessi i domiciliari fuori regione. L’uomo fu arrestato dai carabinieri della compa-gnia di Castellammare di Stabia, che nella sua abi-tazione trovarono gros-si quantitativi di droga, due pistole e centinaia di proiettili. Tutto mate-riale murato all’interno di una parete del suo ap-partamento. Sulla vicenda però ci sono anche i fari dell’Antimafia, che ha acquisito tutti gli atti rela-tivi al procedimento, non fosse altro che il sequestro messo a segno dai cara-binieri lo scorso aprile mette in evidenza sistemi che sono propri delle or-ganizzazioni criminali. La droga murata nelle pareti, il “modello” Cai-vano, dove era già stato utilizzato un espediente si-mile, potrebbe essere stato esportato dai clan anche a Castellammare di Stabia. E’ stato proprio attraverso il controllo serrato di due appartamenti, dove vivo-no i tre insospettabili, è stato possibile mettere a segno un duro colpo a chi fa affari con la droga. Per quanto riguarda Gennaro Sullo, nella parete di una camera della sua abitazio-ne, i carabinieri avevano trovato due pistole per-fettamente funzionanti e oliate e centinaia di pro-iettili di vario calibro. In casa anche oltre 8 chili di marijuana e 400 grammi di cocaina. Chiari i segni di una recente stuccatura, evidente il vuoto interno alla muratura quando si batteva il manico di un martello contro. Le armi sono state recupe-rate e sequestrate. Sullo rispondeva delle accuse di detenzione di armi e detenzione di droga ai fini di spaccio. Le indagini sul quartiere Savorito si sono intensi-ficate dopo l’omicidio di Alfonso Fontana che ha visto coinvolti esponenti della zona. Da quel mo-mento, l’attenzione delle forze dell’ordine e della Procura Antimafia è tor-nata ad alzarsi sul quar-tiere della periferia di Castellammare di Stabia, perché è stato il chiaro segnale che il gruppo criminale, nonostante gli arresti, si fosse riorga-nizzato. Forse utilizzando anche degli insospettabili.Ed è proprio su questo aspetto che sono ancora in corso degli accertamenti che vanno oltre la vicenda di Sullo.