La Cassazione ha annullato con rinvio il decreto con cui veniva contestato il reato di associazione per delinquere al consigliere regionale della Campania Luca Cascone. La vicenda riguarda un’inchiesta della Procura di Salerno, che aveva coinvolto anche l’ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri e altri quattro indagati, e che mira a far luce su alcuni appalti per la Fondovalle Calore, il sottopasso a Capaccio e la strada Aversana, nel Salernitano. Il pm aveva emesso un decreto di sequestro probatorio ipotizzando una serie di turbative d’asta e l’associazione per delinquere. Contro quel provvedimento, i legali difensori di Cascone avevano proposto ricorso al Riesame di Salerno, che pero’ aveva confermato l’ipotesi del pubblico ministero. Da li’, il ricorso in Cassazione, che adesso, proprio sull’ipotesi dell’associazione per delinquere, ha annullato con rinvio. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Cecchino Cacciatore, Massimo Ferrandino e Franco Coppi.
“Qualche ora fa mi è stata comunicata una buona notizia: la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il decreto con cui mi veniva contestato il reato di associazione a delinquere”. Lo ha scritto sui social il consigliere regionale campano Luca Cascone, indagato insieme ad altre sei persone nell’inchiesta per presunti appalti truccati in Provincia di Salerno. Le ipotesi sono di associazione per delinquere e di tre ipotesi di turbativa d’asta in merito agli appalti della Fondovalle Calore, dell’Aversana e del sottopasso di Capaccio Paestum. Nell’inchiesta è indagato anche l’ex presidente della Provincia, Franco Alfieri. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai legali di Cascone(assistito dagli avvocati Cecchino Cacciatore, Massimo Ferrandino e Franco Coppi), annullato il decreto di sequestro con rinvio al Riesame. “Il mio auspicio ovviamente è che questo atto possa essere un primo passo verso la risoluzione di una problematica che mi ha visto inaspettatamente coinvolto”, ha aggiunto Cascone.
“Continuo ad attendere con serenità che gli organi inquirenti e la magistratura possano continuare le loro attività: valutare questa sentenza, e continuare nelle attività di approfondimento e verifica di tutti i documenti e le circostanze, per poter confermare la mia totale estraneità ai fatti che mi sono stati contestati. Non possono negare che sono state, e fino alla soluzione finale lo saranno ancora, settimane e mesi difficili e pesanti psicologicamente (e non solo) per me, per la mia famiglia e per tutti gli amici e le persone che mi (e ci) vogliono bene; da oggi sembra che possa iniziare a vedersi una flebile luce in fondo al tunnel”, ha concluso Cascone, che ha voluto ringraziare i suoi legali per la vicinanza ed il contributo fornito in questa vicenda.