Degrado e abbandono, i residenti del Penniniello chiedono risposte all’amministrazione. Il quartiere nel cuore sud di Torre Annunziata versa in una condizione di degrado che esaspera i residenti. Er...
Degrado e abbandono, i residenti del Penniniello chiedono risposte all’amministrazione. Il quartiere nel cuore sud di Torre Annunziata versa in una condizione di degrado che esaspera i residenti. Erbacce incolte, cumuli di rifiuti, residui del «falò di Sant’Antonio» appiccato lo scorso 17 gennaio mai rimossi, strade dissestate e un’illuminazione pubblica spesso non funzionante: queste sono solo alcune delle problematiche denunciate dai cittadini, costretti a camminare di sera con le torce dei telefoni per evitare pericoli. L’assenza di interventi e risposte concrete da parte dell’amministrazione del sindaco Corrado Cuccurullo ha spinto i residenti a organizzarsi e a costituire il comitato «nuovo Penniniello». «In questi mesi abbiamo inviato diverse Pec al Comune, all’ufficio protocollo, alla vicesindaca, ma non abbiamo ricevuto risposte – spiegano i rappresentanti del comitato esasperati – Abbiamo protocollato anche un istanza per installare delle centraline per misurare la qualità dell’aria e dei rumori, che sono aumentati da quando c’è la nuova strada all’interno del parco», aggiunge Salvatore Russo presidente del comitato. Uno dei problemi più evidenti è legato alla manutenzione del verde pubblico: «Il calendario per la potatura, fino al 15 aprile, non prevede interventi al Penniniello e non sappiamo se nel prossimo saremo inclusi», lamentano i residenti. Questo si traduce in una vegetazione incolta che peggiora ulteriormente il degrado e aumenta i rischi per la sicurezza e la salute, soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate che potrebbe portare il proliferare di insetti. Ma il disagio non si limita solo alla manutenzione del verde. Le strade sono piene di buche e crepe. «Dalla visita dello scorso marzo del sindaco non abbiamo più avuto notizie, nonostante le promesse fatte», raccontano i residenti. In quella occasione, l’amministrazione avrebbe assicurato un piano di intervento per affrontare le emergenze del quartiere, ma fino a oggi nulla è stato fatto. La mancanza di interventi concreti alimenta la rabbia e la frustrazione dei cittadini, che si sentono abbandonati a sé stessi e chiedono risposte chiare e tempi certi per la risoluzione delle problematiche. Non si tratta solo di una questione di decoro urbano, ma di sicurezza e qualità della vita. La presenza di rifiuti aumenta il rischio ambientale e la sensazione di degrado, come dimostrato dal falò di gennaio i cui resti giacciono ancora nel quartiere senza che nessuno si sia preoccupato di rimuoverli. «Quindici giorni fa una ditta è venuta a fare dei rilievi, da allora non si è più visto nessuno». L’appello all’amministrazione è chiaro: servono azioni immediate e un dialogo costante con i cittadini. Gli abitanti non chiedono promesse, ma fatti. adm