Il bullismo è un mostro che si nasconde tra le ombre delle nostre scuole, dei nostri quartieri e delle nostre comunità. Un mostro che si nutre della paura, della solitudine e della vulnerabilità de...
Il bullismo è un mostro che si nasconde tra le ombre delle nostre scuole, dei nostri quartieri e delle nostre comunità. Un mostro che si nutre della paura, della solitudine e della vulnerabilità dei bambini e dei ragazzi. Ma c’è una luce che può illuminare le tenebre: quella dello sport, della cultura e della solidarietà. È questo il messaggio che è emerso dal convegno organizzato dal Sorrento Calcio presso il Training Center MSC di Sant’Agnello, intitolato «Lo sport contro il bullismo». Un evento che ha visto la partecipazione di esperti, personalità del mondo del calcio e rappresentanti delle istituzioni locali, tutti uniti nel comune obiettivo di combattere il bullismo e promuovere una cultura di rispetto e inclusione. Annalisa Imparato, sostituto procuratore presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha ricordato in primis il suo legame con lo sport e con il Sorrento Calcio, dato che il padre Luigi è stato un portiere e un preparatore dei portieri di altissimo livello, anche con la compagine rossonera. La dottoressa Imparato si è poi soffermata sul tema del bullismo, evidenziando come «si sia evidentemente abbassata l’età in cui si compiono e quindi si subiscono casi di bullismo che spesso sono accompagnati, anzi preceduti, dalla mancanza di solidi vincoli familiari basati sul rispetto reciproco e sulla considerazione che i bambini ed i ragazzi meriterebbero di avere da parte dei genitori». L’invito ai giovani presenti è stato quello di «ignorare, essere più forti non attraverso la risposta anche fisica ad un sopruso ma essere più forti proprio nella noncuranza e nella capacità di guardare avanti e di farlo sempre a testa alta». Concetti che si possono “assorbire” sin dalla più tenera età, a patto di instillare il seme del buono e del bello nei più giovani. L’avvocato Biancamaria Balzano, assessore alla cultura del Comune di Meta e dirigente Sorrento Calcio 1945 S.r.l., ha sottolineato l’importanza della cultura e della conoscenza nel prevenire il bullismo. «Attraverso la cultura, la conoscenza e la curiosità si possono sviluppare appunto quelle abilità che fanno riconoscere i propri pregi e lavorare sui propri limiti senza doversi sentire giudicati dagli altri ma con la consapevolezza dei propri mezzi». Albino Gargiulo della Cooperativa Alma e del Sorrento For Special ha aggiunto che «non siamo diversi da includere, magari siamo semplicemente più lenti ma non per questo dobbiamo subire abusi, soprusi o bullismo». Ha anche sottolineato l’importanza di trasferire ai giovani i mezzi per essere forti e consapevoli. L’avvocato Giuseppe Cappiello, presidente del Sorrento Calcio, ha sottolineato «come ogni club, anche noi ci siamo dotati della figura del Safeguarding e adottato il Codice di Condotta a tutela dei minori e per la prevenzione di ogni tipo di discriminazione». Ha anche sottolineato l’importanza di formare la personalità dei giovani e di dare loro gli strumenti per essere inclusivi e rispettosi. Paolo Pane, vicesindaco di Sorrento, ha concluso spiegando che «come Istituzioni sappiamo che c’è sempre di più e di meglio da fare, ma abbiamo il compito non solo di vigilare quanto di promuovere iniziative come queste a sostegno della lotta contro il bullismo». Il convegno si è concluso con un messaggio di speranza e di impegno. Speranza che i bambini e ragazzi possano crescere in un ambiente sicuro e rispettoso, dove possano esprimere se stessi senza paura di essere giudicati o esclusi. Impegno a lavorare insieme, come comunità, per creare un mondo più giusto e più inclusivo, dove ogni bambino e ogni ragazzo possa sentirsi valorizzato e rispettato.