Torre del Greco. È stata presentata come la «grande novità» promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella in favore delle fasce deboli del territorio. Ma il soggiorno...
Torre del Greco. È stata presentata come la «grande novità» promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella in favore delle fasce deboli del territorio. Ma il soggiorno estivo per disabili – annunciato in pompa magna dall’assessore alle (disastrose) politiche sociali Mariateresa Sorrentino – rischia di scatenare, incredibilmente, nuove polemiche e proteste all’ombra del Vesuvio. «Perché una gita fuori porta, seppure importante, non può rappresentare una “soluzione” ai problemi di accessibilità e inclusività con cui si deve quotidianamente confrontare chi è costretto a girare a Torre del Greco su una sedia a rotelle – la prima riflessione dell’ex consigliere comunale Clelia Gorga, presentatrice della lista civica Mennella Sindaco alle ultime elezioni -. Le azioni-spot sollevano pesanti perplessità, in particolare se messe a confronto con la necessità di interventi concreti e strutturali in grado di incidere in maniera reale e significativa sulla qualità della vita delle persone con disabilità».
La città delle barriere
Una convinzione maturata dalla rappresentante del Cda della Fondazione Campania Welfare – in prima linea per la tutela dei diritti dei soggetti fragili – sulla scorta di una lunga serie di lamentele e disagi registrati sul territorio: «Partiamo dalla sosta selvaggia che in alcune zone della città impedisce non solo il passaggio dell’ambulanza in casi di emergenza, ma perfino di fare uscire regolarmente e con dignità un disabile dalla propria abitazione – evidenzia Clelia Gorga – E non basta mettere una multa, perché non si cancellerà la mortificazione per chi è costretto a girare in carrozzina. E mi raccontano di Pec inviate in Comune e rimaste senza risposte, segnalazioni a cui non viene dato seguito, infrastrutture impraticabili in sedia a rotelle». E perfino nel luogo in cui l’inclusività dovrebbe essere obbligatoria, restano barriere e ostacoli: «Il sindaco dovrebbe effettuare un sopralluogo all’ospedale Maresca – l’invito dell’alleata alle ultime elezioni al primo cittadino -. C’è una sola pedana per i disabili, non funzionante e non agibile senza l’addetto che non si comprende se e quali turni di lavoro osservi vista la costante assenza e conseguente inutilizzabili della rampa».
Interventi concreti
Di qui, la necessità di «investire in azioni concrete in grado di migliorare l’accessibilità degli spazi urbani – l’affondo di Clelia Gorga – e dei luoghi di aggregazione sarebbe un passo fondamentale per ridurre le disuguaglianze e promuovere la partecipazione attiva delle persone con disabilità». Insomma, altro che soggiorno estivo: «Un bando per le vacanze, pure apprezzabile, rischia di essere percepito come un palliativo – conclude la fedelissima del governatore Vincenzo De Luca – Un atto che non affronta i problemi reali e quotidiani delle persone disabili, ma si limita a risolvere un bisogno temporaneo. Se l’amministrazione comunale è realmente interessata a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, sarebbe opportuno destinasse risorse non solo a iniziative simboliche bensì a interventi strutturali che rispondano alle esigenze quotidiane di accessibilità e inclusione sociale».
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