Torre del Greco. Spaccio di stupefacenti tra i vicoli dello storico bunker della camorra all’ombra del Vesuvio: smantellato il droga-shop gestito dal figlio d’arte di un ex soldato del clan Falanga. Si è presentato con un «arresto eccellente» Stefano Losco, il nuovo primo dirigente chiamato a guidare il commissariato di polizia di via Sedivola: già all’atto del proprio insediamento, infatti, l’ex responsabile dell’ufficio immigrazione della questura di Napoli ha ordinato una serie di controlli straordinari del territorio finalizzati proprio al contrasto dello spaccio di stupefacenti. E il giro di vite sul fronte della legalità ha subito dato i primi risultati.
La soffiata e il blitz
Al droga-shop di vico Annunziata – la traversa tra piazza Luigi Palomba e via Piscopia nota come ‘o vic ‘re capre – gli investigatori sono arrivati grazie alla soffiata di una fonte confidenziale, pronta a segnalare la ripresa delle attività criminali da parte di una «vecchia conoscenza» delle forze dell’ordine. Così gli agenti di polizia – rigorosamente in borghese, in modo da sfuggire a eventuali «sentinelle» presenti in zona – si sono appostati sotto casa di Umberto Giosué Liguoro, il pregiudicato conosciuto come mama a causa della sua balbuzie. Così quando un «cliente» si è introdotto all’interno del fabbricato, gli agenti di polizia si sono intrufolati nell’appartamento dell’erede di Suele per mettere a segno un vero e proprio blitz. L’irruzione dei poliziotti non ha permesso al quarantaduenne – già in passato finito in manette per droga – di nascondere 5 stecchette di hashish già pronte per essere vendute ai consumatori di sostanze stupefacenti. Non solo: durante i successivi controlli, gli agenti di polizia hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 16 dosi di «fumo» e la somma di 940 euro – in banconote di vario taglio – ritenuta provento dell’attività illecita di spaccio.
La direttissima
A 24 ore dalle manette, mama è comparso davanti al giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata per il processo con rito direttissimo. Il magistrato del palazzo di giustizia di via Nazionale ha convalidato il fermo eseguito dagli uomini in divisa e ordinato per Umberto Giosué Liguoro gli arresti domiciliari in attesa della conclusione del procedimento giudiziario. Intanto, proseguono le indagini degli investigatori per accertare eventuali collegamenti tra la ripresa delle attività di spaccio nello storico bunker della camorra e le recenti spedizioni criminali proprio tra piazza Luigi Palomba e via Piscopia.
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