“Non credo che De Luca si candiderà, lo dico da un anno. De Luca non si candiderà mai perché sarebbe terzo, in ogni caso” dietro agli eventuali candidati di centrodestra e centrosinistra. “Se dovesse vincere e la Corte Costituzionale dirà che è candidato, potrà ricattare il Pd fino all’ultimo giorno e chiedere qualcosa in cambio. Se non lo farà, sarà magari meno forte nel ricatto politico, ma comunque metterà le sue truppe armi e bagagli a disposizione del Pd o magari di Conte. Si dice che sta parlando anche con lui”. Il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, interviene sui temi della politica regionale a margine del convegno dedicato al Piano Mattei. “Noi non ci facciamo illusioni – ha aggiunto – ci sarà un campo largo, saranno uniti per conservare la gestione del potere”. “Io – ha precisato Cirielli – non sono candidato alla presidenza della Regione, ancora. Ho dato una disponibilità perché credo che chi ha avuto l’onore come me di svolgere tanti ruoli grazie al partito, grazie alla politica, grazie alla comunità di Fratelli d’Italia campana, non è che può scegliere quello che vuole fare. Deve fare quello che è giusto fare. È chiaro che io sono un uomo di territorio, per me sarebbe un onore, ma non sono ancora candidato né ho chiesto di essere candidato”. “Per cui – ha concluso – io farò sempre quello che è necessario per far vincere la coalizione e soprattutto per fare la mia parte per dare un contributo alla mia patria. E la mia patria è fatta anche di piccole patrie, quindi anche la Campania”. Poi Cirielli ha parlato anche della questione dazi, ribadendo la linea «pilatesca» del governo Meloni: “Sul problema dei dazi il governo italiano si muove in maniera duplice. Da un lato noi siamo parte integrante dell’Unione Europea e quindi lavoriamo insieme all’Unione Europea a una risposta intelligente ed adeguata. Dall’altro, l’Italia ha una partnership storica da sempre con gli Stati Uniti, non solo con Trump, anche con Biden. L’Italia e gli Stati Uniti hanno un rapporto storico, militare, culturale, geografico, politico, indissolubile e, da questo punto di vista, dobbiamo trovare una soluzione mediana. Gli americani – ha ricordato Cirielli – hanno scelto questa linea per sostenere i loro mercati interni in economia. Tutti mettono i dazi. Immaginate che oggi noi abbiamo dazi sulle auto americane più alti di quelli che loro hanno sulle nostre auto. Il tema dell’obbligatorietà di avere una linea e dell’insultare la controparte è una sciocchezza. Io sono convinto, da una parte, che troveremo una giusta soluzione diplomatica, come tra alleati si deve fare, da un’altra parte è anche un’occasione per guardare verso nuovi mercati, tra cui l’Africa”. “E’ anche una buona occasione – ha aggiunto Cirielli – per sburocratizzare l’Unione Europea. Non ci dimentichiamo, non lo dice Giorgia Meloni, ma l’ha detto Mario Draghi, che le barriere interne create da questa Unione Europea di burocrati, voluta dal Pd, in questi dieci anni hanno provocato dazi interni che equivalgono al 110 per cento. Per cui – ha concluso – è l’occasione per spazzare via un modo sbagliato di fare politica economica con la burocrazia, con barriere che ha danneggiato la domanda interna dell’Unione Europea”. Cirielli è intervenuto al convegno “Piano Mattei: progetti, opportunità e strumenti finanziari”, promosso a Napoli dall’Unione Industriali. “La Campania rappresenta il crocevia fondamentale del Mezzogiorno e del Mediterraneo. Napoli da sempre ha un ruolo storico come elemento centrale di questo ponte ideale verso l’Africa, verso il Medio Oriente. Il piano Mattei, che è uno strumento che punta alla crescita dell’Africa economica e sociale e allo stesso tempo a un grande nuovo mercato per l’Europa tramite l’Italia, trova naturale sbocco proprio qui a Napoli” ha detto il viceministro degli affari Esteri e della cooperazione internazionale. “La Campania è molto dinamica in tantissimi settori siamo leader nell’automotive, nella logistica, nell’agroindustria, ma anche nel settore meccanico, manifatturiero, nel settore aeronautico e aerospaziale. L’economia campana e napoletana da sempre ha una vivacità industriale fortissima, sicuramente danneggiata da una burocrazia anche regionale. Basta girare nell’area di Pomigliano, che è un gioiello dal punto di vista delle aziende tecnologiche dell’aerospazio – ha affermato Cirielli – e vedere come fanno schifo le strade gestite dalla Provincia e dalla Regione per rendersi conto quanto ci siano ostacoli interni di cui dobbiamo liberarci”.
POLITICA
5 aprile 2025
Regionali, Cirielli sfida De Luca: «Se si candida finisce terzo»