Scafati. Caso antenne, dopo l’accoglimento al Tar Campania del ricorso da parte della Wind contro il provvedimento del sindaco Aliberti di bloccare per 12 mesi le autorizzazioni sull’impiantistica telefonica in città, lo stesso primo cittadino spiega i motivi dell’ordinanza del 24 marzo scorso e annuncia le ragioni che l’avevano portato a firmare il documento e le quali saranno anche materia dei giudici amministrativi salernitani il prossimo 7 maggio quando si discuterà nel merito il ricorso.
“Ho firmato il provvedimento venendo incontro alle richieste dei cittadini, per motivi ordine pubblico sospendendo qualsiasi rilascio di autorizzazioni per l’installazione di nuove infrastrutture di telecomunicazione, nonché tutte le attività in itinere relative all’installazione e all’ attivazione delle stesse su tutto il territorio comunale per un periodo di 12 mesi”, esordisce Pasquale Aliberti.
Questo in attesa del nuovo regolamento che si sta discutendo nelle commissioni alla luce della legge Gasparri, che deve disciplinare le installazioni, individuare quelle abusive che non risultano a Palazzo Mayer essere attive e quelle sulle quali entro il 30 giugno il Comune chiederà conto a tutte le società di telefonia mobile. “Rispetto all’antenna di Bagni- aggiunge il primo cittadino di Scafati-, in attesa dell’udienza cautelare, al Tar Campania Salerno porteremo le nostre ragioni che non sono contro la tecnologia”. In seguito alla decisione dei giudici amministrativi Alberti aveva convocato un tavolo tecnico insieme a tutti i dirigenti per un approfondimento congiunto della bozza di regolamento che si sta discutendo in diverse commissioni sulla questione delle antenne.
“A seguito dell’ incontro abbiamo convenuto anche su una sospensione dei lavori dell’antenna di via Fosso dei Bagni come conseguenza del sopralluogo dell’ufficio Urbanistica con il comando della Polizia Municipale. Una pausa di 45 giorni, dopo la quale faremo le nostre valutazioni di tipo tecnico a garanzia della legalità che non può essere sottratta alle ragioni dei cittadini e neanche a chi lavora per migliorare le infrastrutture, come le antenne di telefonia mobile che sono considerate infrastrutture primarie sul nostro territorio”. Infine non poteva non mancare la stoccata dopo la decisione del Tribunale Amministrativo salernitano che aveva fatto perdere di efficacia l’ordinanza del numero uno di Palazzo Mayer. “Questo per chiarire a chi fa demagogia con i cittadini affinché non vengano presi in giro. Il progresso non può essere fermato quando si agisce nell’ambito delle leggi. Sulla questione sarebbe opportuno evitare ogni tipo di strumentalizzazione e agire nell’esclusivo interesse di tutti gli scafatesi”.
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