Il progetto della nuova Cittadella scolastica a San Giuseppe Vesuviano lo rivendica con forza. E tanto orgoglio. Una «creatura» della sua amministrazione, un’opera portata avanti anche quando dai banchi dell’opposizione c’era chi era pronto a puntare il dito contro. All’indomani della pubblicazione di un articolo sul quotidiano Metropolis in cui il vicesindaco di San Giuseppe Vesuviano annunciava le tappe che porteranno all’apertura della struttura nel bene confiscato alla camorra, a Vincenzo Catapano – due volte sindaco della città vesuviana – è spuntato un sorriso amaro. Perché quell’opera è stata curata dalla sua squadra di governo, poi è passata prima tra le mani dei commissari straordinari infine tra quelli dell’attuale amministrazione. «Ma il dna del progetto è della mia squadra di governo, leggere certe affermazioni del vicesindaco Borriello mi lascia sorpreso. La paternità di questa opera rivoluzionaria dal punto di vista culturale per il territorio va in tutt’altra direzione. Da questa amministrazione finora si è visto poco, hanno ereditato ciò che arriva dal passato», spiega Catapano che sulla vicenda era intervenuto anche attraverso i social per «ringraziare» il consigliere di minoranza Francesco Massa e la sua «operazione verità contro i post acchiappa-like».
«Aldo Moro, grande statista democristiano, trucidato dalle Brigate Rosse, diceva che “non bisogna dolersi di dire la verità“ perché essa “è sempre illuminante”. Anche il dottor Antonio Agostino Ambrosio, pur acerrimo avversario delle passate amministrazioni, ha dato atto, correttamente, degli sforzi profusi da me e da tanti amministratori per vedere realizzata un’opera così importante», la spiegazione affidata ai social da Catapano. «Ricordo le battaglie per il finanziamento, il decreto lo firmammo nel 2021, mentre Borriello si affannava a dire che i fondi erano andati perduti», le parole a Metropolis della fascia tricolore dal 2012 al 2019. Il progetto che prevede laboratori, aule per gli studenti, spazi verdi comprenderà anche una biblioteca da mettere a disposizione degli studenti. «Scelse la mia amministrazione di investire sulla cultura, avremmo potuto fare tutt’altro. Scegliemmo la Cittadella Scolastica proprio perché eravamo fortemente convinti di voler dare un futuro migliore alle nuove generazioni», conclude l’ex primo cittadino sangiuseppese Vincenzo Catapano.
«Non è corretto che chi sta “amministrando” la nostra città si attribuisca la paternità di tale opera, che, invece, – verità impone – fu concepita e voluta dalla passata amministrazione. Eppure, ciò che davvero è fondamentale, al netto di quelle che erano le nostre intenzioni, – e segnatamente di restituire, nelle forme di una moderna cittadella scolastica, a tutti i cittadini un bene finito nelle mani della camorra, – è dato dal risultato: questa opera sarà una moderna struttura nella disponibilità di tutti i figli della nostra città, consentendo loro un percorso formativo più idoneo».