Torre del Greco. Assolti con formula piena perchè il fatto non sussiste. È il verdetto con cui il collegio del tribunale di Torre Annunziata presieduto dal giudice Mariaconcetta Criscuolo ha scritto la parola fine all’inferno giudiziario dell’ex sindaco Ciro Borriello e dei vertici della ditta Fratelli Balsamo, arrestati il 7 agosto del 2017 e finiti a processo con l’accusa di mazzette da 20.000 euro al mese per la gestione dell’appalto dei rifiuti all’ombra del Vesuvio.
Insieme ai quattro imputati «eccellenti» dell’inchiesta portata avanti dalla guardia di finanza – all’epoca guidata dal capitano, oggi maggiore, Giuseppe Campobasso – sotto il coordinamento del pubblico ministero Silvio Pavia sono stati scagionati anche Francesco Poeti e Virgilio Poeti, a giudizio con l’ipotesi di reato di false fatture per favorire il colosso dell’igiene urbana con base operativa in viale Europa.
La sentenza di primo grado spazza via otto anni di dubbi e veleni sull’operato dello storico leader del centrodestra a Torre del Greco, oggi seduto tra i banchi dell’opposizione a palazzo Baronale.
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