“Dobbiamo aspettare le decisioni del governo nazionale sia per il personale sia per le risorse. La domanda va posta al ministero, non a De Luca: se rimaniamo in piano di rientro noi abbiamo dei tetti di spesa”. L’ultimo attacco al Governo guidato da Giorgia Meloni arriva da Vallo della Lucania dove, ieri, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha presentato alcuni progetti realizzati per il miglioramento dell’ospedale cittadino. Rispondendo a chi gli chiedeva quando sarà realizzata una iniziativa simile anche nelle altre zone della Campania ha replicato secco. “Per le altre camere iperbariche – ha spiegato il governatore campano – ci vogliono i soldi e il personale, che dipendono dalle decisioni del ministero. Noi siamo ancora in piano di rientro e il 12 aprile andremo a fare un’altra battaglia per dire che bisogna far riuscire la Regione Campania dal piano di rientro. Abbiamo i conti in ordine e non c’è più nessun motivo” l’atto d’accusa del Governatore della Campania. De Luca ha quindi lanciato l’idea di organizzare una “manifestazione a Roma, come abbiamo fatto nella battaglia contro l’autonomia differenziata e per sbloccare i fondi di coesione: andiamo tutti quanti a Roma perché è lì il punto di blocco. Anziché lamentarci, andiamo a fare una bella battaglia per sbloccare le risorse”. E’ soprattutto sulla sanità che il Governatore della Campania intende lanciare la sua battaglia. Ovviamente in attesa del 9 aprile, data che segnerà il futuro politico della regione. Intanto, sempre sulla sanità, questa mattina nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia, sarà presentato il progetto definitivo del nuovo ospedale Santobono. Interverranno: il direttore generale del Santobono Pausilipon, Rodolfo Conenna; Stefano Capolongo, professore ordinario di Hospital Design e Urban Health e direttore del dipartimento Architettura del Politecnico di Milano; l’architetto catalano Albert De Pineda, presidente di Pinearq e progettista del nuovo Santobono e concluderà il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. De Luca, però, ha anche parlato del futuro della Regione in termini economici. “La politica dei dazi di Donald Trump spaventa: abbiamo un settore delle esportazioni molto forte e dobbiamo stare attenti” ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, alla vigilia dell’introduzione dei dazi dalla nuova amministrazione Usa sulle merci importate. “Credo si debba fare – ha aggiunto De Luca – un’analisi anche differenziata, capire quali sono i prodotti che possono avere il danno maggiore: sicuramente l’agroalimentare, le produzioni agricole, il settore farmaceutico, il settore moda. Nelle prossime settimane faremo un’analisi attenta dei settori che possono essere colpiti”.
Le reazioni. “Il malgoverno della sinistra e di Vincenzo De Luca fa sprofondare la Campania nell’abisso. Siamo ultimi per speranza di vita, ai minimi per le nascite mentre cresce il numero di chi si sposta verso altre Regioni. L’Istat certifica il fallimento di chi ha governato la Campania” dichiara Michele Schiano Di Visconti, deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Napoli. “Desidero ringraziare la Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti per essere stata in Provincia di Salerno per la vergognosa vicenda di traffico illecito di rifiuti dalla Campania alla Tunisia culminato nel rogo di Persano che ha prodotto danno all’ambiente e allarme sociale. Avevo chiesto la missione della Commissione perché bisogna andare fino in fondo in questa vicenda gestita in maniera scandalosa dalla Regione Campania, dall’inizio alla fine. Il danno alle popolazioni di Serre e di tutta la Piana del Sele e’ stato incalcolabile con persone che sono state costrette a chiudersi in casa. De Luca e i suoi dovranno rispondere sulle loro responsabilità. Non è possibile che tutto quanto accaduto passi in cavalleria”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Parlamentare del collegio salernitano. Il centrodestra è ancora alla ricerca del candidato a cui affidare il compito di combattere politicamente contro il centrosinistra. Le due coalizioni, per motivi diversi, sono ancora in difficoltà per la scelta dei leader. Da un lato si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale sul caso De Luca. Dall’altro, invece, la vicenda Martusciello ha frenato quello che sembrava il candidato in pole positione per sfidare il centrosinistra.