Il Circolo Nautico di Castellammare, un simbolo della città, cambia guida. Giovanni De Angelis, avvocato, è il nuovo presidente: prende il posto di Antonio De Sinno.
Presidente De Angelis, un motivo di soddisfazione?
«Un forte motivo di orgoglio oltre che di grande onore. Vivo la vita associativa del circolo da sempre: iscritto da 40 anni, sono entrato per la prima volta a 18 anni come socio universitario. Ho sempre condiviso e mi sono immedesimato nella caratteristica essenziale di un’etica improntata allo stile che il circolo ha voluto. Non avrei mai immaginato in questi 40 anni di condividere un mio impegno diretto perché ho sempre dato un contributo senza responsabilità ma come socio. Il presidente del circolo è sempre stato il mio presidente».
Che giudizio dà delle precedenti gestioni?
«Grazie alla presidenza Afeltra abbiamo recuperato una serie di cose di natura amministrativa che andavano ripristinate. Poi c’è stato un salto generazionale grazie alla presenza di 40enni e 50enni che mancavano ma che, ora con presenza e partecipazione, hanno dato un contributo importante. Alcune cose non sono andate in linea con gli intendimenti del circolo e perciò alcuni soci, anche alcuni anziani e i giovani, hanno condiviso con la mia persona un percorso alternativo e antitetico rispetto alle ultime fasi. Sono consapevole che questo impegno è anche un momento di grande responsabilità perchè il circolo è il fiore all’occhiello della città di Castellammare e deve tornare ad essere punto di riferimento dello sport come di eventi culturali e mondani».
Nel suo direttivo ci sarà anche Giuseppe Abbagnale, campione olimpico.
«Il voto ha permesso alla mia squadra, che ha condiviso con me questo impegno elettorale, di portare 5 su 6 dei componenti nel direttivo: ma sono certo che appena convocheremo il primo consiglio direttivo tutti remeremo dalla stessa parte, ognuno col proprio contributo. Peppe Abbagnale è il nostro centravanti, la punta di diamante, che darà un’immagine mediatica importante per entrare in rapporti sociali e istituzionali non solo con con le amministrazioni, ma con altre realtà sociali e sportive per recuperare un rapporto di sinergia. Con lui rilanceremo la nostra attività sportiva».
Un circolo che si apre alla città? «Il circolo aprirà le porte alla città come condivisione sociale culturale e amministrativa. Tenendo sempre presenti i riferimenti esclusivi dello Statuto del circolo, puntiamo a essere un punto di riferimento per la comunità, ma sopratutto per i nostri giovani del territorio».